L’emigrazione ha coinvolto alcune comunità italiane con numeri a volte molto maggiori di quanto potremmo immaginare. Se partiamo dalle grandi città, per esempio, troviamo che ogni cento romani residenti nella capitale, undici sono registrati all’estero. Ma andando verso località di provincia i numeri crescono fino a diventare enormi nei piccoli comuni con meno di 10mila abitanti: in alcune località del sud, per esempio, i residenti all’estero sono anche tre, quattro o cinque volte di più di coloro che effettivamente vivono nel proprio luogo di origine.
In generale, esistono alcune aree specifiche da cui sono l’emigrazione verso l’estero è stata più frequente. Facendo la media degli ultimi cinque anni, per citare solo qualche luogo, saltano fuori i casi della provincia di Imperia o di Bolzano al nord, insieme ad ampie parti della Sicilia.
Spetta invece a Taranto il titolo di provincia dove il tasso di emigrazione verso l’estero è stato minore, ma questo non significa affatto che i suoi abitanti siano stati ben contenti di restare dove sono nati. Come ha notato l’Istat, “le regioni del Centro-nord regitrano negli ultimi venti anni flussi netti sempre positivi provenienti dal Mezzogiorno”, con centinaia di migliaia di persone che ogni singolo anno lasciano il sud. Soltanto la Campania, per esempio, dal 1997 al 2017 ha perso a causa dell’emigrazione quasi mezzo milione di abitanti.
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