Proviamo a fare due calcoli. Siamo più di 60 milioni in Italia. Per l’esattezza 60 milioni e 484mila. Ogni giorno, secondo una ricerca promossa da MagNews in collaborazione con Human Highway sono quasi un miliardo i messaggi di posta elettronica che gli italiani ricevono ogni giorno, poco meno di 30 per ogni utente. Non tutte questa trenta sono di fondamentale importanza, presumiamo noi. Ma ogni invio di una mail costa. Non solo alla nostra paziena ma anche all’ambiente. Un messaggio di posta elettronica produce l’equivalente di 19 grammi di CO2. Come siamo arrivati a questo numero? Mike Berners-Lee, professore presso il Centro Ambiente dell’Università di Lancaster, ha spiegato: “Quando si digita, il computer utilizza l’elettricità, quando si preme invia passa attraverso la rete e impiega l’elettricità per funzionare la rete. E finirà per essere immagazzinata nel cloud da qualche parte, e quei data center consumano molta elettricità”. Gli crediamo. Diciannove grammi non è molto ma non è questo il punto. Cosa accadrebbe se rinunciassimo tutti quanti alle mail inutili. Come ad esempio, a rispondere grazie, o ok quando riceviamo una mail? Ovo Energy ha provato a calcolare l’impronta di carbonio (carbon footprint) dell’uso di posta elettronica. Lo ha fatto per la Gran Bretagna. Noi ci proviamo per l’Italia.
Per prima cosa concentriamoci su chi lavora. In Italia solo il 38,4% degli italiani lavoro, secondo Istat, e noi gli crediamo. Volendo fanno poco più di 23 milioni. Proviamo però a sottrarre quelle professioni che non usano regolarmente la mail. Restiamo in nove milioni. Aggiungiamo 5,3 milioni di lavoratori autonomi. E saliamo a quota 14,3 milioni. Se ciascuno di questi italiani rinunciasse a rispondere a una mail, per esempio a scrivere ok, o grazie risparmieremmo 271mila tonnellate di CO2. Sono l’equivalente di 871mila voli Milano-Londra.
Lo stesso calcolo di Ovo Energy per la Gran Bretagna indica un risparmio di 16.433 tonnellate, equivalenti a 81.152 voli da Londra Heathrow a Madrid. Tutti pronti a rinunciare a un “grazie” o a una faccina via mail? Greta lo vuole.
Nota. Il calcolo di Ovo Energy si base sull’equivalenza di una mail pari a 0,000001 tonnellate di CO2. Quindi il risultato è molto molto più basso.
Qui sotto un calcolatore di emissioni carboniche. Il sito Carbon footprint ha realizzato un calcolatore per misurare l’impronta ecologica. In rete ne trovate numerosi.