Oggi quasi metà degli italiani è sposata, e poco più del 40% è nubile o celibe; eppure un tempo fra questi due gruppi c’era una differenza assai più pronunciata. Ma nel tempo essa si è ridotta, tanto che se le cose dovessero continuare allo stesso ritmo nel giro di una decina d’anni avremmo lo stesso numero di sposati e non. In questa infodata di Davide Mancino ci siamo divertiti a misurare diciamo la demografia dell’amore. Buona lettura.
Vedovi e vedove da un lato, divorziate e divorziati dall’altro stanno avendo traiettorie altrettanto opposte. I membri del primo gruppo rappresentano – anche se il cambiamento è piuttosto lento – una parte sempre minore della popolazione italiana, mentre allo stesso tempo aumenta il numero di persone il cui matrimonio si è concluso. Anche in questo caso, non si tratta di differenze rapidissime da un anno all’altro, quanto di una evoluzione sociale lenta ma costante nel tempo.
Scavando nei dati non è difficile scovare le località dai valori più estremi, per un aspetto o per l’altro. Un esempio è il minuscolo Rondanina, il comune meno popoloso della Liguria, che su 60 abitanti totali ospita ben 8 divorziati: una percentuale più che quadrupla rispetto alla media nazionale ma che in un certo è anche normale dato il caso e una popolazione tanto piccola.
D’altra parte esistono comuni dove quasi il 60% della popolazione è nubile o celibe fra cui Livigno e i suoi 6.500 abitanti, in provincia di Sondrio; nonché altri dove addirittura un quarto dell’intera popolazione è vedovo o vedova.
Per i più curiosi, la visualizzazione che segue mostra la situazione più recente, e come sono cambiate le cose nel proprio comune dal 2012: basta cercarsi al suo interno.