Cina e India vanno in direzioni opposte. Ed è una novità demografica. C0me si legge nell’articolo pubblicato su Visual Capitalism per anni la crescita della popolazione dei due colossi è andata diciamo in parallelo. A parte le loro enormi popolazioni e la vicinanza geografica in Asia, le due nazioni hanno in comune anche profonde storie e tradizioni culturali. Cina e India, ricordiamo, ospitano un terzo delle megalopoli del mondo ha mostrano tassi di crescita del Pil reale quadi identici (+6,1% secondo l’Fmi). Tralasciando quindi le storiche divergenze sul fronte dei sistemi politici, le due nazioni come si vede bene nell’animazione di AnimateData, hanno subito profondi cambiamenti nella composizione demografiche per classe d’etá.
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Visti dall’alto, a livello quantitivo i numeri convergono; entro il 2050, l’India aggiungerà circa 270 milioni di cittadini in più e il totale della Cina diminuirà effettivamente di 30 milioni di persone. Nel 2100 la forbice però comincerà ad allargarsi e il motivo è legato proprio alle politiche sulla natalità. La politica del figlio unico della Cina è stata attuata nel 1979 poi è stata abbandonata a partire dal 2016. Tuttavia ha avuto un impatto di lungo termine. Come si legge qui i cinesi tra i 25 e 64 anni, cioè le persone in età lavorativa hanno raggiunto il loro picco storico mentre bambini e giovani adulti (15-24 anni) sono in declino da decenni. Questo è un cambiamento che ritroviamo nei Paesi più sviluppati, la riduzione delle nascite è propria delle economie più sviluppate, nel caso della Cina è accaduto per “motivi” politici. Di conseguenza, la distribuzione per età del paese non corrisponde davvero a un profilo tipico. L’India invece raggiungerà il picco dell’età della forza lavoro solo intorno all’anno 2050. Parliamo di oltre 800 milioni di persone, in termini quantitativi sono grossomodo quanti ne ha oggi la Cina.
Lo scenario. Alcune variabili che potrebbero modificare questo quadro vanno però prese in particolare considerazione. Parliamo dell’impatto sul mercato del lavoro dell’intelligenza artificiale e dei processi di automazioni che potrebbe modificare alcuni equilibri. Ma in definitiva possiamo dire che l’India sta seguendo un percorso demografico più tradizionale. Il paese raggiungerà probabilmente 1,6-1,7 miliardi di persone, prima che inizi a sperimentare la tipica transizione demografica già sperimentata dalle economie più sviluppate in Nord America, Europa e Giappone. Quanto alla Cina l peso dell’invecchiamento della popolazione creerà ulteriori pressioni sociali ed economiche. Entro il 2050, si stima che oltre un terzo del paese avrà 60 anni o più.