Il costo del trasporto pubblico è spesso legato a quello della vita in generale. Con i numeri forniti da Deutsche Bank, pubblicati nell’analisi “Mapping the World’s Prices 2019”, abbiamo dato uno sguardo a quanto costa viaggiare con i mezzi pubblici in giro per alcune città del mondo.
Prendendo come riferimento un generico abbonamento mensile, all’interno dello studio sono stati raccolti i valori relativi al 2019 ed anche a quelli del 2014 in modo da confrontarli sia a livello temporale, sia dal punto di vista geografico avendoli ricondotti al dollaro americano come valuta di paragone.
Nel grafico che segue sono state rappresentate le cinquantacinque città esaminate, posizionandole nella mappa in alto con un marker circolare e colorato in base al prezzo dell’abbonamento per il 2019, spaziando dal verde per i più economici fino al rosso di quelli più costosi. A seguire poi, in base al continente di appartenenza (da mobile si può scegliere se visualizzare l’elenco completo o una zona alla volta), è riportato un elenco sempre ordinato per la stessa metrica – colorato quindi analogamente al grafico precedente – corredato però dal riferimento del prezzo di cinque anni prima, raffigurato come trattino nero.
Ne consegue che un trattino (2014) sovrapposto alla corrispondente barra (2019) rappresenterà un caso di aumento del prezzo nel periodo esaminato, mentre in caso contrario saremo di fronte ad una diminuzione.
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Per chi l’ha visitata da turista, di certo non sarà una novità trovare Londra in cima alla lista dall’alto dei suoi 179 dollari al mese che la fanno risaltare cromaticamente sia nell’istogramma, sia nella mappa anche se un po’ coperta da altre città.
Il colpo d’occhio di colore ci aiuta nel vedere come i prezzi siano distribuiti tra i vari continenti anche se il secondo posto più caro è praticamente “attaccato” alla capitale inglese visto che trattasi di Dublino (128 dollari) in Irlanda.
Sempre oltre quota 120 dollari troviamo altre quattro città, localizzate in tre continenti diversi: New York (121) nel Nord America, Tokyo (123) in Asia e la coppia formata da Auckland (terza assoluta con 125) e Sydney (120) in rappresentanza del continente oceanico.
Pur rimanendo tra queste città in cui il prezzo dei trasporti è molto alto, è interessante notare come sia diverso il confronto rispetto ai dati del 2014.
Se nelle due capolista europee (come nel resto del continente a dire il vero) si è verificata una diminuzione dei costi per gli abbonamenti mensili (Londra, per esempio, faceva registrare 213 dollari nel 2014), a Tokyo il quadro è completamente opposto come dimostra l’aumento del 28% rispetto ai 96 dollari di cinque anni fa, a cui fa eco anche il caso di New York contraddistinto da un rialzo del 7%.
Dal punto di vista dei singoli continenti, pur tenendo in considerazione i diversi costi della vita, nell’arco del periodo esaminato Europa, America latina ed Oceania, anche se in misure diverse (e con l’unica micro eccezione di Zurigo cresciuta di un punto percentuale) sono tutte accomunate da un trend in diminuzione, mentre per Nord America, Africa ed Asia i comportamenti sono più eterogenei.
Per il continente nordamericano, l’eterogeneità si verifica solo a livello extra nazionale dato che così come tutte le città statunitensi censite hanno visto un rialzo nei prezzi, per contro le due canadesi hanno beneficiato di una diminuzione variabile tra il -3% di Vancouver e il -7% di Toronto.
In Africa invece, la diversa tendenza nei prezzi sui cinque anni si è riscontrata sia tra città di paesi diversi come Lagos in Nigeria (-38%) ed il Cairo in Egitto (+158%), sia tra le città di una stessa nazione – il Sud Africa – dove il rincaro di Città del Capo pari al 45% fa da contraltare all’abbassamento del 16% relativamente a Johannesburg.
Per fare un confronto con l’Italia, attualmente un abbonamento mensile su Milano – con cui è possibile usufruire di tutti i mezzi pubblici – costa 39 euro, in rialzo rispetto ai 35 in vigore fino allo scorso 14 luglio. Dal 15 luglio l’aumento nella capitale lombarda ha coinvolto anche i biglietti per le singole corse passando da 1,5 a 2 euro, estendendone però la validità che prima era limitata ad un solo viaggio (potenzialmente anche di una sola fermata) mentre ora è possibile utilizzarlo più volte all’interno dei 90 minuti.
Su Roma invece, con un meccanismo legato al titolare dell’abbonamento, il costo per trenta giorni di trasporto pubblico varia dai 35 euro per la versione personale ai 53 euro di quello impersonale che può quindi essere condiviso tra più individui purchè usato in momenti diversi.