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economia

I più ricchi in Europa parlano tedesco

A scorrere la classifica delle regioni dell’Unione europea secondo il loro reddito medio disponibile a parità di potere d’acquisto occorre scendere fino alla tredicesima posizione per trovarne una non di lingua germanica. E si tratta di Londra. Quindi, quando la brexit sarà completata, occorrerà arrivare addirittura alla attuale ventunesima piazza, dove si trova un territorio solo parzialmente germanofono: la provincia autonomia di Bolzano. La regione di Parigi è soltanto ventitreesima e, al ventiseiesimo posto, c’é Bucarest.

In cima al podio si trova il Lussemburgo. Il Granducato, la cui lingua ufficiale è di derivazione germanica, ha un reddito medio disponibile di una volta e mezza rispetto a quello medio della Ue. A seguire si trovano le regioni tedesche dell’Oberbayern e di Stoccarda.

Il dato fa parte dell’insieme degli indicatori dell’European Regional Competitiveness Index, stilati per misurare i fattori di competitività delle regioni del vecchio continente. L’Italia, oltre al caso di Bolzano, presenta tutte le regioni del centro nord, fino al Lazio, nella metà superiore della graduatoria, mentre il centro sud presenta valori inferiori alla regione mediana della Ue. I residenti in Calabria, che chiudono la classifica italiana, hanno un reddito del 30% più basso rispetto alla media europea mentre tale percentuale scende addirittura fino a due terzi in meno per le regioni bulgare. In pratica, tenuto anche conto del costo della vita, il reddito disponibile di un lussemburghese è 4,6 volte quello di un cittadino della regione di Pleven.