L’Ufficio centrale per il referendum della Corte di cassazione “ha dichiarato che la richiesta di referendum sul testo di legge costituzionale recante ‘modifica degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari’, sorretta dalla firma di 71 Senatori, è conforme all’art. 138 Cost. ed ha accertato la legittimità del quesito refendario dalla stessa proposto“.
Entro due mesi, dunque, Palazzo Chigi deve decidere in quale data convocare le urne, decisione che deve essere presa in un periodo compreso tra il 50esimo e il 70esimo giorno successivo allo svolgimento del Consiglio dei ministri. Quindi si dovrebbe votare tra gli ultimi giorni di marzo, e la prima domenica di giugno.
A raccogliere le firme necessarie per far svolgere il referendum costituzionale sulla legge approvata il 10 ottobre 2019 che porta i 945 seggi attuali a 600 sono stati 64 senatori, di cui 41 di Forza Italia, vale a dire un quinto del plenum di uno delle due assemblee legislative). Spetta alla Corte di Cassazione ratificare la legittimità della richiesta e alla Corte costituzionale dare il via libera: se l’esito fosse positivo il referendum (che dovrebbe svolgersi in primavera, tra fine 0924aprile e giugno) bloccherebbe l’entrata in vigore del taglio, prevista per il 12 gennaio.
Noi di Info Data abbiamo predisposto un quiz sulla storia dei referendum tenuti in Italia, per mettere alla prova la vostra memoria e la conoscenza dei termini e del funzionamento di questo istituto.
Sono nove domande in tutto e per ciascuna vi è una sola risposta corretta. Alcune risposte sono semplici (adatte ai noob del diritto costituzionale) altre più difficili e decisamente per pro. Infine, per qualcuna, occorre usare l’intuito e la capacità di stimare i fenomeni per individuare la risposta corretta, se non la si conosce.
In bocca al lupo e, se vi va, commentate con il numero di risposte giuste che avete dato. Gli spoiler non saranno pubblicati!