Tra i criteri che definiscono la competitività di una regione europea, raccolti dall’European Regional Competitiveness Index, c’é la percentuale di disoccupazione femminile.
Come si può vedere dalla mappa, nella quale sono rappresentate le percentuali rilevate del fenomeno in tutte le regioni europee, il valore assume colorazioni maggiori in Grecia e nel sud-ovest della Spagna, seguite dal mezzogiorno d’Italia e dai paesi dell’Est Europa.
In questa classifica al primo posto (e quindi con il risultato peggiore) si piazza la città autonoma di Melilla, semi-exclave spagnola in Marocco, seguita dalla regione greca della Macedonia occidentale (da non confondersi con lo stato – non Ue – della Macedonia del Nord, un tempo chiamata in inglese Former Yugoslav Republic of Macedonia oppure semplicemente Repubblica di Macedonia, cosa che aveva dato luogo ad una disputa internazionale sul nome) e dalla Grecia occidentale.
Dall’altro capo della classifica, invece, si piazzano tutte le regioni tedesche, a partire dall’Alta e Bassa Baviera.
La migliore in Italia è la provincia di Bolzano, con il 4% circa, seguita da Trento. Queste due sono le sole che superano il valore mediano europeo. La Calabria è invece ultima, con circa il 23,5% di disoccupazione femminile.
Per approfondire, si possono anche guardare i dati della disoccupazione giovanile nei diversi territori dell’Unione Europea.