Sulla mappa Infodata ha rappresentato con un rosso più scuro tutti quei territori nei quali il tasso standardizzato supera il valore 100. A mano a mano che ci si avvicina allo zero il colore vira verso l’arancione e il giallo.
Infodata celebra la festa degli innamorati presentando i dati relativi a quando il cuore si spezza per davvero. Ovvero al rischio di morire per un attacco cardiaco a seconda della regione europea nella quale si vive.
I dati arrivano dall’edizione 2019 dello European Regional Index of Competitiveness, un indicatore che misura la competitività dei territori. E che, tra gli altri, dà conto anche del tasso standardizzato di morte per attacco cardiaco tra gli under 65. In altre parole, fatta 100mila la popolazione di un Paese, nel caso specifico di una singola regione, il tasso standardizzato indica quante persone rischiano di essere uccise da un attacco cardiaco prima di compiere 65 anni di età.
Come si può osservare con una semplice occhiata, il tasso maggiore si registra nei Paesi che un tempo facevano parte del cosiddetto Patto di Varsavia. La situazione peggiore si registra in Bulgaria: le sei regioni bulgare sono infatti anche le sei peggiori a livello continentale. Si passa infatti dai 180,9 del Severozapaden ai 148,3 della Severoiztochen.
Quindi si incontrano regioni della Lettonia, della Lituania, dell’Ungheria, della Romania, della Polonia, dell’Estonia. E ancora, della Slovacchia, dell’Ungheria, della Repubblica Ceca. La prima realtà dell’Europa occidentale che si incontra scorrendo la classifica è la regione tedesca di Brema. La quale, con un tasso standardizzato di morte per attacco cardiaco tra gli under 65 pari a 57,6, si trova al 51simo posto di questa particolare classifica.
Il tasso più basso si registra invece in Italia, nella provincia autonoma di Trento, dove il tasso standardizzato di morte per attacco cardiaco tra gli under 65 si ferma a 18,8. Più in generale, nel nostro Paese la situazione è tra le migliori a livello continentale. Il valore più alto lo si registra in Campania ed è pari a 37, ben lontano da quelli che si incontrano nelle regioni dell’Europa dell’Est.
Ovviamente, al di là delle più o meno riuscite battute iniziali, il tasso di rischio di morire per un attacco cardiaco non ha nulla a che fare con innamoramento e amore. Contano di più gli stili di vita: non fumare, avere una dieta sana, fare attività fisica. Che poi magari in palestra si può pure incontrare l’anima gemella, ma questa è decisamente tutta un’altra storia.