Contributo a cura della società di consulenza Prometeia
Nelle infografiche viene visualizzato il territorio italiano suddiviso in base alla densità di contagio, così definita:
alta – zone ex arancioni
media – densità dei contagi tra 0,11 e 0,04 per mille abitanti
bassa – densità dei contagi tra 0,03 e 0 per mille abitanti
Nell’area al momento più colpita (ex zona arancione) risiede il 28% della popolazione italiana. Il peso dell’area sul totale nazionale cresce in termini di valore aggiunto (35%) e soprattutto di export (46%).
Anche l’area a densità media di contagio (che comprende alcuni grandi centri urbani come Torino, Bologna e Firenze) pesa meno in termini di popolazione (19%) rispetto all’incidenza su valore aggiunto ed export nazionali (22% e 27%, rispettivamente).
L’area al momento meno colpita copre poco più della metà della popolazione italiana, ma genera una quota relativamente più bassa di valore aggiunto nazionale (43%) e di export (26%).
A livello settoriale l’area a densità alta di contagio mostra una specializzazione settoriale più marcata nel largo consumo e nell’elettronica, l’area a densità media nell’automotive e nella meccanica.
Il 46% dei flussi turistici del Paese coinvolge le province ancora relativamente poco colpite, il 27% quelle a densità media, il 26% le zone a maggiore densità di contagio.