Secondo la Fondazione Gimbe la Regione Lombardia svrastima i guariti provocando una distorsione nel tracciamento dell’epidemia del Covid-19 da parte della Protezione Civile. La Lombardia, riporta l’agenzia Ansa che ha sentito il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, “non trasmette il numero dei soggetti guariti, ma solo dei dimessi dagli ospedali. Questi casi nel report della Protezione Civile vengono conteggiati tra i guariti, con conseguente distorsione della comunicazione sull’ andamento dell’epidemia da coronavirus”.
La Fondazione Gimbe, qui il comunicato stampa, è un organismo che non ha fini di lucro e si occupa di ricerca e formazione in ambito sanitario, sulla propria pagina Facebook e su Twitter pubblica aggiornamenti quotidiani sia con i dati totali, che suddivisi su base provinciale e ha elaborato anche un modello predittivo. La richiesta alla Protezione civile e al Ministero è di non conteggiare più tra i guariti i “falsi guariti” dichiarati dalla Regione Lombardia che in realtà sarebbero “in isolamento domiciliare”. Ieri 9 aprile 2020, spiega, “il tracciato della Regione Lombardia riportava nell’area verde: 15.706 casi con ‘con almeno un passaggio in ospedale (anche solo in pronto soccorso) dichiarati dimessi/non ricoverati dagli ospedali lombardi. Questi pazienti sono in isolamento domiciliare fino a che non saranno dichiarati guariti’. In altre parole, la Lombardia dichiara esplicitamente che si tratta di casi che non possono essere considerati guariti”. Ed ancora: “Nel report ufficiale della Protezione Civile: 15.706 casi, che la Lombardia dichiara ‘in isolamento domiciliare’, vengono inseriti nella colonna ‘Dimessi/Guariti’ per poi confluire nel ‘TotaleGuariti’. E 16.042 vengono correttamente riportati nella colonna ‘Isolamento domiciliare'”. La Regione Lombardia e la Protezione civile per il momento non hanno replicato.