Ora è ufficiale: con l’annuncio di prezzo e data di Playstation 5 la nona generazione di console pronta a prendere vita a partire a questo punto da novembre. Dopo sette anni la console war è ripartita. E’ ancora Xbox contro Playstation ma è tutto cambiato, il mercato è cambiato, noi gamer siamo cambiati. Lo strapotere del gioco su smartphone, la fine dell’integrazione hardware-software, la logica dell’ecosistema che cerca di essere sempre più multipiattaforma. E poi c’è da capire meglio il cloud gaming. E scommettere sulla novità della “all digital” console senza lettore ottico, più contemporanee, anzi forse troppo contemporanee che hanno anche un prezzo più abbordabile sopratutto in tempi di recessione globale. Qui trovate gli articoli (e alcune riflessioni) sul Sole 24 Ore sui lanci di Ps5 e Xbox Series X.
Trent’anni di console war.
Per raccontare la storia videoludica in termini oggettivi, abbiamo utilizzato i dati proposti da VGchartz che racchiudono i valori di vendita di tutte le console prodotte fino ad oggi, riportando le unità vendute declinate in quattro aree geografiche: le tre principali, per le quali in passato esistevano anche formati dedicati, nord America, Europa e Giappone, a cui è poi aggiunto anche il dato “residuale” per tutto il resto del mondo.
Nell’istogramma che segue, sono state rappresentate le console prodotte in termini di unità vendute, segmentandole in funzione delle aree geografiche di riferimento.
In aggiunta, il grafico a torta, oltre a riportare i valori complessivi per le zone di riferimento e permette di filtrare l’istogramma a seconda dell’area di interesse.
Da un punto di vista assoluto, la console più venduta di sempre risulta essere la PlayStation 2, lanciata sul mercato da Sony nel 2000 e che nel corso degli anni è riuscita a vendere oltre 157 milioni di esemplari in tutto il mondo, anche se il confronto con il Nintendo DS è stato piuttosto serrato alla luce dei quasi 150 milioni di unità vendute per questa console portatile datata 2004.
Sempre portatile è anche la terza classificata, nonché progenitore del DS, ossia il primissimo Game Boy, la cui data di commercializzazione risale addirittura al 1989 e che, nell’arco dei quattordici anni in cui è stato sul mercato, ha superato quota 118 milioni.
Questo podio videoludico è già di per sé abbastanza originale per vari motivi se si pensa ad esempio al diverso timing di commercializzazione, o semplicemente a come ben due delle prime tre console siano portatili, segnale forse che già nel passato era evidente il gradimento del pubblico anche per un sistema di gaming non necessariamente vincolato al televisore e quindi alla realtà prettamente “domestica” in senso stretto.
Un altro dettaglio non trascurabile è dovuto all’assenza di Microsoft tra le prime posizioni anche se, bisogna ricordare, l’azienda americana è arrivata sul mercato dei videogiochi solamente nel 2002 con il lancio della primissima versione di Xbox, risultando per questo parzialmente estromessa da una gara su cui altre realtà hanno sicuramente un vantaggio quantomeno in termini di fanbase consolidate nel tempo.
Resta comunque rilevante che per trovare il primo prodotto targato Microsoft serva scendere fino all’ottava posizione in cui compare Xbox360 con 85,8 milioni di unità, poco sotto alla concorrente diretta del tempo Playstation 3 (87,4) uscita a distanza di poco meno di un anno.
E su questo confronto è possibile anche apprezzare un’altra caratteristica abbastanza significativa relativa alle preferenze di acquisto, questa volta legata alla geolocalizzazione delle vendite.
Esaminando la distribuzione geografica, è evidente come Xbox 360 sia stata acquistata in grande maggioranza nel nord America, con quasi 50 milioni di console su poco meno degli 86 complessivi, con una percentuale davvero minima sul territorio giapponese, mentre la rivale Playstation 3 ha una suddivisione tutto sommato equa fra nord America ed Europa, mantenendo comunque numeri di rilievo anche nella terra del Sol Levante (oltre 10 milioni sugli 87 totali).
Playstation 4 Vs Xbox One
La grande differenza nella diffusione di preferenze si è poi protratta anche nella generazione successiva come dimostrano i dati relativi a Playstation 4 ed Xbox One, uscite entrambe nel 2013 ad una sola settimana di distanza.
Se le cifre riguardanti il mercato nord americano sono assolutamente paragonabili – 36,6 milioni per Sony contro i 31 di Microsoft – il gap tra le due console è decisamente abissale con Playstation 4 in grado di vendere il quadruplo rispetto a Xbox One, affermandosi molto bene anche in Giappone con 21 milioni di unità vendute dove invece la terza genita con la X ha appena superato quota centomila. Al momento tra le console di nuova generazione “domina” PS4 con 112,3 milioni di unità vendute (dati aggiornati al 4 agosto 2020) che supera in classifica persino la prima PlayStation, seguita da Nintendo Switch con le sue 55,7 milioni di unità vendute (dati del 3 giugno 2020) e Xbox One con 37,41 milioni di unità.
Come sarà questa next-gen?
“Entrambe le console – si legge sul Sole 24 Ore – avranno tempi di caricamento più rapidi per i giochi e una grafica migliore rispetto ai loro predecessori, anche se si prevede che la Serie X avrà un hardware leggermente più potente. Microsoft ha cambiate le carte in tavola cambiando i confini di un “gioco” che durava da trent’anni. Ogni ciclo di console si basava su una promessa tecnologica accompagnata da un effetto wow. E’ stato così per la generazione di Ps3 e Xbox 360 con a grafica in alta definizione. Realtà virtuale, nuove interfacce (Kinect) e successivamente 4k per l’ottava generazione (l’attuale). Questa nona generazione nasce senza giochi concettualmente ed esteticamente diversi da quelli che abbiamo conosciuto finora. Per giocare a titoli in grado di sfruttare in modo creativo la tecnologia di ray-tracing e la velocità di caricamento delle memorie Ssd e lo streaming ci vorrà ancora un anno e mezzo probabilmente. Anche se i minuti di gioco trasmesso di Spiderman (Spideran Miles Morales) e Demon’s Souls hanno davvero impressionato. Ma come abbiamo imparato con giochi come The Last of Us: parte 2 o Red Dead Redemption 2 sappiamo che ci vorrà ancora tempo. Ma questa volta la promessa non è legata alle specifiche hardware ma alla progettazione di nuove forme di intrattenimento più aperte alla spettacolarizzazione che passano per lo streaming, gli eSport e la possibilità di offrire esperienze di gioco condivise”.
Chi vincerà?
Sette anni fa vinse Ps4 contro Xbox One anche grazie a un prezzo più conveniente (399 contro 499 euro, non poco). Oggi i videogiochi sono diventati una delle più grandi industrie mondiali dell’intrattenimento, con 2,7 miliardi di utenti-gamer. La crescita è accelerata durante la pandemia e quest’anno i giocatori di tutto il mondo dovrebbero spendere quasi 160 miliardi di dollari. Secondo David Gibson, chief investment officer della società Astris Advisory Sony venderà circa cinque milioni di PlayStation e Microsoft tre milioni di Xbox nei primi cinque mesi dal lancio. Ma quasi tutti gli analisti sono convinti che questa è la generazione di console più imprevedibile. Mai il futuro del videogioco è stato così indefinito e sorprendente al tempo stesso.
E ora un po’ di numeri: la nascita del gioco online
Sebbene i prototipi dei videogiochi siano stati creati dagli scienziati già negli anni ’50, la prima console di gioco non fu introdotta per i consumatori fino agli anni ’70. Successivamente, l’uso dei giochi online ha iniziato a proliferare negli anni ’90 a seguito della diffusa adozione di Internet. Qui vi proponiamo alcune date. L’infografica è di Visual Capitalist
2003: lancio del negozio digitale Steam, che consente ai giocatori di acquistare e recensire giochi online
2004: nasce World of Warcraft, il primo MMO (massivamente multiplayer online) a superare più di 10 milioni di abbonamenti attivi
2007: il gioco online inizia ad avere successo anche sui telefonini
2009: Minecraft viene lanciato e diventa uno dei videogiochi più venduti della storia
2009: Apple annuncia la funzione di acquisto in-app per le app per iPhone
2015: 1,5 miliardi di giocatori in tutto il mondo
2016: viene lanciato Pokémon Go , che genera il maggior reddito di qualsiasi gioco mobile nel suo primo mese.2019: Google rilascia Stadia, un servizio di cloud gaming che consente ai giocatori di giocare senza consoleÈ chiaro che l’innovazione tecnologica gioca un ruolo enorme nel favorire l’evoluzione dei giochi online, ma ci sono anche molti altri fattori in gioco
Il mercato dei videogiochi online è stimato raggiungere 196 miliardi di dollari entro il 2022. E’ ora considerato uno dei settori in più rapida crescita del pianeta.
Dai primi prototipi degli anni 50 al cloud gaming: nell’infografiche trovate la timeline delle console, i numeri di vendita e qualche indicazione sul futuro.