Un anno senza precedenti che per essere compreso richiederà tempo, dati e studio. Come regalo di Natale ci siamo chiesti quali sono i cinque libri da leggere per migliorare nel nostro lavoro, quali sono le domande a cui dobbiamo prepararci a rispondere, in quale direzione puntare il cannocchiale. Abbiamo scelto cinque libri più uno, per rilassarci. Buona lettura.
Filippo Mastroianni
- La pandemia ha fatto passare sottotraccia la scomparsa di Robert Fisk, corrispondente dal Medio Oriente per il quotidiano britannico The Indipendent. Uno dei più bei libri per capire la storia recente del Medio Oriente, le strategie politiche delle grandi nazioni che ne influenzano da sempre la storia.
- Non esiste una definizione universalmente accettata di geopolitica. Eppure, il prefisso “geo” ci ricorda che è una disciplina che studia l’influsso che i fattori geografici hanno sulla politica degli Stati. Un libro scorrevole che aiuta a comprendere le origini di alcune divisioni politiche e mettere a fuoco le strategie delle superpotenze, suggerendo una qualche forma di determinismo geografico sugli eventi politici.
- “L’acqua è vita. L’acqua è salute. L’acqua è dignità. L’acqua è un diritto dell’uomo“. A pronunciare queste parole, nel 2015, l’allora Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon. Una ricerca che affronta temi di geopolitica, sicurezza alimentare ed energia coniugando reportage d’autore, mappe e splendide infografiche.
- La storia dell’editoria e una storia di cambiamenti. Un libro di settore che fotografa la situazione dei quotidiani dall’arrivo del digitale e di internet e spiega le dinamiche con cui si combinano giornalismo e infografica in un contesto editoriale in continua evoluzione
- Un’interessante panoramica della strategia di data journalism utilizzata da The Guardian. Alcuni esempi eccellenti e suggerimenti su come un’organizzazione dovrebbe rendere pubblici i propri dati, così che tutti possano analizzarli. Incluso non utilizzare il formato PDF. La gestione della pandemia ci ha insegnato che non è scontato.
- La rappresentazione grafica delle informazioni influenza la nostra percezione della realtà. Le visualizzazioni possono informarci meglio, ma anche fuorviarci. I social hanno reso onnipresenti grafici, mappe e diagrammi. Il dibattito pubblico è sempre più condizionato dai numeri. Noi dobbiamo essere preparati a leggerli. Questo libro ci insegna come fare.
Cristina Da Rold
- Questo libro, fondato sull’analisi di dati comparativi di inedita ampiezza, traccia il percorso dei regimi basati sulla disuguaglianza e ne immagina il futuro in una prospettiva economica, sociale, intellettuale e politica. Thomas Piketty dimostra come l’elemento decisivo per il progresso umano e lo sviluppo economico sia la lotta per l’uguaglianza e l’educazione, ridiscutendo il mito della proprietà a tutti i costi.
- In una società costruita a immagine e somiglianza degli uomini, metà della popolazione, quella femminile, viene sistematicamente ignorata. A testimoniarlo, la sconvolgente assenza di dati disponibili sui corpi, le abitudini e i bisogni femminili. Caroline Criado Perez dà vita a un’indagine senza precedenti che ci mostra come il vuoto di dati di genere abbia creato un pregiudizio pervasivo e latente che ha un riverbero profondo, a volte perfino fatale, sulla vita delle donne.
- La povertà non è un destino” e nulla di ciò che riguarda le iniquità di salute è inevitabile. Marmot racconta di incontri e dibattiti a cui ha partecipato nel corso della sua intensa attività di ricerca e di prevenzione delle cause sociali delle malattie e così facendo discute i fondamenti filosofici della giustizia sociale; esamina teorie economiche e la ricaduta della loro applicazione sulle realtà di diversi paesi e sulle vite reali delle persone; presenta dati epidemiologici e, sulla base di forti evidenze scientifiche, propone soluzioni per promuovere un’equa distribuzione di salute.
- Oggi in Italia si guadagna meno di trent’anni fa, a parità di professione, di livello di istruzione, di carriera. Vale per tutti, tranne per quella minoranza che sta in alto. Questo dovrebbe essere il problema. Ci è stato detto che bisognava rendere il mercato del lavoro più flessibile e abbassare i salari per aumentare la competitività delle aziende e saremmo stati tutti più ricchi: l’abbiamo fatto ma siamo solo più poveri e ricattabili. La consapevolezza che le crescenti disuguaglianze originano dai salari e dalle retribuzioni è tornata con forza nel dibattito pubblico e alimenta le lotte dei movimenti sociali a livello globale
- È vero che il costo di un Servizio sanitario su base universalistica è insostenibile nel tempo? Qual è l’entità di spesa sanitaria che si ritiene sostenibile? È corretto pensare che un sistema misto assicuri una più adeguata risposta ai bisogni di salute in termini di efficienza, efficacia ed equità? Geddes da Filicaia dimostra la sostenibilità di un sistema sanitario universalistico e indagando le ragioni del suo definanziamento, contesta la necessità di un secondo pilastro, spesso presentato come l’unica soluzione possibile.
- Che uomini erano quelli. Sono i discepoli di Benedetto da Norcia, il santo protettore d’Europa. Paolo Rumiz li ha cercati nelle abbazie, dall’Atlantico fino alle sponde del Danubio. Luoghi più forti delle invasioni e delle guerre. Gli uomini che le abitano vivono secondo una Regola più che mai valida oggi, in un momento in cui i seminatori di zizzania cercano di fare a pezzi l’utopia dei padri: quelle nere tonache ci dicono che l’Europa è, prima di tutto, uno spazio millenario di migrazioni. Una terra “lavorata”, dove – a differenza dell’Asia o dell’Africa – è quasi impossibile distinguere fra l’opera della natura e quella dell’uomo.
Riccardo Saporiti
- Uno dei problemi dell’informazione oggi è l’ossessione per la quantità e per la velocità, la convinzione che il giornalismo debba competere con i social
- Quali strumenti possiamo lasciare ai nostri figli per interpretare il mondo in perenne mutamento in cui viviamo? Come possiamo far fronte alla valanga quotidiana di notizie deprimenti che ci arriva dai media, dai social e dalla politica? Perché prestiamo più attenzione alle notizie negative, quelle che ci danno l’impressione che tutto stia lentamente, ma inesorabilmente, andando a rotoli?
- Non vengono da un altro pianeta e non nascono dal nulla. I responsabili della prossima pandemia sono già tra noi, sono virus che oggi colpiscono gli animali ma che potrebbero da un momento all’altro fare un salto di specie – uno spillover in gergo tecnico – e colpire anche gli esseri umani …
- Antartide, 2013. E la quarta volta che Chiara Montanari, un ingegnere del Politecnico di Milano, torna alla stazione Concordia, questa volta come responsabile della logistica. Vi trascorre i tre mesi dell’estate australe, quando il sole non tramonta mai
- La matematica rivista come prassi politica, e non solo come teoria, è un formidabile esercizio di democrazia: come la democrazia si fonda su un sistema di regole, crea comunità e lavora sulle relazioni
- Nel suo attacco contro il metodo, Feyerabend si schiera contro la filosofia della scienza che, pur non avendo al suo attivo una sola scoperta importante, beneficia del boom della scienza e della posizione di potere da essa acquisita, pretendendo addirittura di imporle i canoni e le norme cui uniformarsi
Luca Tremolada
- Dare senso al mondo, alle esperienze quotidiane e, ancor più, agli eventi che ci sorprendono o dai quali può dipendere la nostra sopravvivenza.
- Fare previsioni non è affatto semplice. Lui è secondo me uno dei più bravi e vi spiega come funziona questo “mestiere”.
- Dove possiamo quindi cercare fonti di notizie e informazioni affidabili e verificabili? Cosa significa tutto questo per la democrazia? E cosa ci riserverà il futuro? Riflettendo sui suoi vent’anni come redattore del Guardian in un momento di sconvolgimento digitale senza precedenti; e la sua esperienza di rottura di alcune delle notizie più significative del nostro tempo, Alan Rusbridger risponde a queste domande
- Corredato di percorsi diversi per lettori diversi, e di una ‘videoludografia ragionata’ a corredo, questo libro è un po’ saggio e un po’ memoir, come quei videogiochi di una volta, che mettevano insieme più elementi per poter regalare un’esperienza totale.
- Nassim Nicholas Taleb autore del “Cigno Nero” indaga i fenomeni di incertezza, fortuna, opacità, errore umano, probabilità, rischio e processo decisionale in un mondo che noi umani capiamo a malapena
- Perché è così difficile capire chi non conosciamo. La verità sugli altri non è un oggetto compatto e scintillante, che possiamo portare alla luce se siamo in grado di sondare con attenzione e poi scavare a fondo. Quello che riusciamo a capire di uno sconosciuto sarà sempre fragile come un cristallo. Al minimo errore, andrà in mille pezzi.