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Una persona su tre non ha accesso all’acqua pulita. I numeri dell’emergenza dell’ oro “blu”

Oggi lunedì 22 marzo è la giornata mondiale dell’acqua. Come sappiamo bene lavarsi le mani è una praticica fondamentale per contenere la diffusione del Covid-19 e di molte altre malattie infettive. Eppure quasi tre miliardi di persone in tutto il mondo non hanno questa possibilità. Una persona su tre, secondo i dati dell’Onu diffusi oggi  nel “Rapporto mondiale sullo sviluppo dell’acqua 2021” non ha infatti accesso all’acqua pulita e la situazione peggiorerà. Ecco tre numeri selezionati da Info Data per descrivere l’emergenza idrica nel mondo.

5,7 Mld

Quanti vivono in zone con carenza idrica? Sempre secondo l’Onu senza interventi efficaci, si stima che entro il 2050 saranno 5,7 miliardi a vivere in zone con carenza idrica per almeno un mese all’anno.

6%

Il calo del Pil per carenza idrica. La Banca Mondiale stima che le regioni affette da carenza d’acqua possano vedere calare il loro Pil del 6% al 2050.

1,5

Riscaldamento climatico e acqua. Secondo gli esperti dell’Onu, entro il 2040, la domanda globale di energia dovrebbe aumentare di oltre il 25% e la domanda di acqua crescere di oltre il 50%. Dunque è necessario limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius al di sopra dei livelli preindustriali, per ridurre del 50% lo stress idrico indotto dal clima.

1%

Uso di acqua potabile. L’utilizzo di acqua potabile continua a crescere dell’1% l’anno dal 1980. L’agricoltura impiega in media il 69% dell’acqua dolce per usi umani (in alcuni paesi questa percentuale sale al 95%). L’industria assorbe il 19%, le città il 12%.

 

114 Mld

Costo dell’accesso all’acqua. Dare l’accesso all’acqua potabile a 140 stati a medio e basso reddito entro il 2030 (l’obiettivo 6 dell’Agenda 2030 dell’Onu sulla sostenibilità) costerebbe 114 miliardi di dollari all’anno nei prossimi dieci anni.

E in Italia? Alcuni numeri di Istat: nel 2018, non sono collegati al servizio pubblico di depurazione 18 milioni di residenti. Le perdite idriche in distribuzione sono in costante aumento (42,0% nel 2018). Nel 2020 una quota pari all’87,4% delle famiglie è molto o abbastanza soddisfatta del servizio idrico. In 9 comuni capoluogo di provincia/città metropolitana, tutti nel Mezzogiorno, sono adottate nel 2019 misure di razionamento nella distribuzione dell’acqua. Nel 2020 il 67,4% di persone di 14 anni e più è attenta a non sprecare acqua.

Riassumendo:  oltre due miliardi di persone al mondo vivono in paesi con problemi di approvvigionamento idrico. Quattro miliardi di persone vivono in aree che soffrono di grave carenza d’acqua almeno un mese all’anno. Circa 1,6 miliardi di persone hanno a che fare con una scarsità d’acqua “economica”: l’acqua sarebbe fisicamente disponibile, ma mancano le infrastrutture per farla arrivare alle persone.