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Emozioni, da Inside Out a Plutchik: una brevissima guida visual

Per semplificare possiamo dire che ci sono due correnti di pensiero che studiano la  natura delle emozioni. La prima si rifà alle teorie di Charles Darwin e considera le manifestazioni emotive come residui di risposte un tempo funzionali al processo emotivo.  I sentimenti di amore e affetto ci spingono a cercare un partner e a riprodurci. La paura ci obbliga a lottare o a fuggire di fronte al pericolo. La seconda si basa sulla constatazione che molte emozioni hanno un significato diverso che dipende dal contesto culturale, per cui è impossibile stabilire una corrispondenza tra situazione ed emozione.

Tra le prime teorie allea fine dell’Ottocento c’è quella di  William James e Carl Lange che considerano le emozioni come il risultato di un insieme di reazioni fisiologiche agli eventi. Via via che sperimentiamo eventi diversi, il nostro sistema nervoso sviluppa una reazione fisica.

L’idea di mappare le emozioni umane ha preso piede negli anni ’80. Come spiega bene questo articolo su Visual Capitalist la più nota la dobbiamo allo psicologo americano Robert Plutchik , che ha mappato otto emozioni primarie: rabbia, paura, tristezza, disgusto, sorpresa, attesa, fiducia e gioia. Di base sono organizzate in base al loro scopo fisiologico. Ognuna delle emozioni primarie agisce come interruttore per un comportamento con un alto valore di sopravvivenza. Plutchik ipotizza che ci siano 4 coppie di emozioni di base primarie (gioia – tristezza),  (fiducia – disgusto), (rabbia – paura) (sorpresa – anticipazione).  Secondo Plutchik le relazioni fra emozioni si possono rappresentare con un modello strutturale tridimensionale a forma di cono, come si vede nella figura seguente

 

Junto Institute invece ha selezionate sei emozioni fondamenti. Nella visualizzazione sotto invece ogni spicchio rappresenta un’emozione umana fondamentale, come la gioia o la paura, e all’interno di quel cuneo ci sono quelle correlate. Questa visualizzazione circolare è un tentativo in corso di categorizzare con precisione l’intera gamma di emozioni in modo logico. Ma è anche e sopratutto uno strumento di auto-consapevolezza. Junto Insitute è un istituto per la formazione professionale di manager e imprenditori che mette insieme più discipline.

 

Una curiosità. Nel film della Pixar “InsideOut”, i protagonisti sono le emozioni di una adolescente di 11 anni:  Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto, Paura.  Come consulente scientifico Pixar ha scelto Dacher Keltner, fondatore del Greater Good Science Center dell’Università di Berkeley, in California. Ognuna di questa emozioni ha una propria personalità e interagisce con le altre sulla base dell’esperienza della bambina. Nel film di animazione le emozioni sono quindi  dei processi attivati da stimoli scatenanti esterni e interni alla persona. Ogni accadimento è “colorato” dalle emozioni ed entra a fare parte dei ricordi e quindi della personalità.

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