Poco meno di 9 miliardi di euro. Tanto valgono le rose delle 12 squadre che hanno aderito alla Super League, la discussa operazione volta alla creazione di un analogo calcistico dell’Eurolega di basket. Per provare a capire quali siano i valori in campo, Infodata si è affidata a Transfermarkt, portale che si occupa di valori di mercato di calciatori e squadre, per calcolare il valore delle rose dei cinque principali campionati europei.
Il grafico mette a confronto il valore delle rose delle squadre che hanno scelto di aderire alla Super League con quello degli altri campionati. Come si vede, solo la Premier League ha un valore che si avvicina a quello della nuova comnpetizione. Con l’importante differenza che in Premiership giocano 20 squadre, mentre per il momento in Super League ce ne sono 12. E che colossi come il Paris Saint-Germain, il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund hanno rifiutato l’invito. Insomma, il divario è destinato a crescere.
Per il resto, il valore dei giocatori delle squadre della nuova competizione è doppio rispetto a quello della Serie A, della Bundesliga e della Liga. Ed è sostanzialmente tre volte tanto quello della Ligue 1 francese. O almeno, così stanno le cose oggi. Cosa possa succedere se la minaccia di escludere i giocatori della Super League dalle competizioni con le rispettive nazionali si concretizzerà è tutto da vedere. Di certo per i campionati tradizionali un’esclusione delle 12 squadre intenzionate a crearsi la loro competizione rappresenterebbe una significativa perdita sotto il profilo del valore delle rose.
La più colpita sarebbe la Premier League, che vedrebbe più che dimezzato il proprio valore. Del resto, si tratta anche del campionato da cui provengono metà delle squadre intenzionate a creare la Super League. Ovvero Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham Hotspur. Di poco inferiore l’impatto sulla Liga: sì, le rose di Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid valgono metà di quelle dell’intero campionato spagnolo. Mentre quelle di Juventus, Milan e Inter valgono un terzo di quelle della serie A, che quindi risulterebbe il campionato meno impoverito. O almeno, sul piano dei soldi. Su quello della passione sportiva, la storia è ancora tutta da scrivere.