“Il 2020 è stato l’anno della presa di coscienza: gli Stati nazionali non sono più capaci di governare la complessità. I tre pilastri su cui si fondavano hanno mutato forma: il popolo è diventato populismo, la sovranità sovranismo e le piattaforme, con il digitale, hanno polverizzato il concetto di territorio. Gli Statosauri, preziosi per secoli, sono oggi una tecnologia sociale espressione di una cultura superata e incapace di integrare Big Data, intelligenza artificiale, connessione permanente, e di confrontarsi con soggetti economici privati che valgono in borsa quanto la ricchezza prodotta dai paesi più ricchi del pianeta“. Da qui partiamo, dall’introduzione al libro “Statosauri. Guida alla democrazia nell’era delle piattaforme” per indagare su quello che sta accadendo tra organi di vigilanza e grandi piattaforme digitali, tra multinazionali del farmaco e Stati nazionali e tra tecnologia e diritti. Con noi l’autore del libro Massimo Russo, ex direttore di Wired, ex capo del digital di Gedi ed ex condirettore della Stampa oggi direttore di Esquire. Nel corso della puntata abbiamo parlato anche delle multa a Google, dello scontro Ue vs Astrazeneca e del perché, tutto sommato, dobbiamo essere ottimisti. Buona visione.
