Secondo lo studio AfrAsia Bank di Mauritius 16.000 cittadini cinesi e 7.000 indiani con un patrimonio netto compreso tra un milione e 9,9 milioni di dollari si sono trasferiti dai loro Paesi di origine. Lo scrive Statista che ha realizzato l’inforafica qui sotto.
Il report è stato pubblicato nel 2020, i dati però sono del 2019, e quindi sono pre-pandemia. Per “trasferimento” lo studio considera solo le persone che hanno passato almeno sei mesi fuori. Il fenomeno “migratorio” non è uguale ovunque. Per Cina e India il calo è del 2% della loro popolazione multimilionari. Ricordiamo che gli Hnwi sono coloro che hanno investito 1 milione di dollari o più in asset, escludendo la residenza principale, beni da collezione, beni di consumo e durevoli. Più marcato il fenomeno migratori in Paesi come Russia e Cina con deflussi rispettivamente del 6 e 8 per cento.
Dall’ultimo World Wealth Report risulta che ci sono 11 milioni di Hnwi nel mondo e che l’Italia è in decima posizione per numero di «ricchi» con 168mila individui.
Secondo il rapporto, busienss e tasse sono le ragioni per cui i multimilionari hanno deciso di cambiare casa. Ma la decisione potrebbe anche essere di natura personale, legata a sanità e istruzione e qualità della vita.
Dove vanno gli Hnwi?
L’Australia è in cima alla lista dei paesi “approdo”, con quasi 12.000 nuovi ingressi nel 2019. Gli Stati Uniti e la Svizzera sono arrivati al secondo e terzo posto, aggiungendo 10.800 e 4.000 super-ricchi.
Anche il Portogallo e la Grecia sono nella top-ten. Entrambi i paesi gestiscono programmi per investitori che garantiscono l’accesso alla residenza e alla cittadinanza dell’Ue. Tuttavia, solo il 30% circa degli HNWI emigra utilizzando visti per investitori. La maggior parte utilizza effettivamente mezzi tradizionali come visti di lavoro, visti familiari o ottenere un secondo passaporto attraverso l’ascendenza.