L’impatto economico del crollo del turismo dovuto alla pandemia di coronavirus potrebbe superare i 4.000 miliardi di dollari, secondo un rapporto dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UNWTO) e della Conferenza sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD). «Il turismo è un’ancora di salvezza per milioni di persone. Promuovere la vaccinazione per proteggere le comunità e sostenere il riavvio sicuro del turismo è fondamentale per recuperare posti di lavoro», ha affermato il segretario generale dell’Unwto Zurab Pololikashvili in una nota.
– 2.400 miliardi
L’impatto sul turismo nel 2020. Lo scoppio della pandemia di coronavirus ha fermato i viaggi aerei internazionali per gran parte dell’anno scorso creando un buco di 2.400 miliardi di dollari nel turismo e nei settori correlati, si sottolinea nel rapporto, che prevede una perdita simile quest’anno, per danni complessivi che potrebbero quindi superare i 4.000 miliardi di dollari. L’Unwto prevede che il turismo internazionale non tornerà ai livelli pre-pandemia prima del 2023.
– 1 mld
L’impatto del Covid-19 sul turismo dei Paesi in via di sviluppo. Gli arrivi di turisti internazionali sono diminuiti di circa 1 miliardo, ovvero il 73%, lo scorso anno, mentre nel primo trimestre del 2021 il calo è stato di circa l’88%, afferma il rapporto. I paesi in via di sviluppo hanno sopportato il peso maggiore dell’impatto della pandemia sul turismo, con riduzioni stimate degli arrivi tra il 60% e l’80%.
2023
Il ritorno alla normalità. Si prevede che il turismo si riprenderà più rapidamente nei paesi con alti tassi di vaccinazione, come Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti. Tuttavia, gli arrivi di turisti internazionali non torneranno ai livelli pre-pandemia fino al 2023 o successivamente, a causa di barriere come restrizioni di viaggio, lento contenimento del virus, scarsa fiducia dei viaggiatori e un ambiente economico scadente.