GlobalData è una società di analisi con sede a Londra e quotata in Borsa. Nei giorni scorsi ha annunciato “Technology Innovation Intensity” (Tii) un framework per identificare le tecnologie innovative. Tii utilizza i dati proprietari di GlobalData e li aggrega ad altri dataset per costruire una sorta di superindice composto da quattro tipi di indicatori: domande di brevetto, brevetti, operazioni di venture capital/private equity e quotazioni o acquisizioni. Il senso sembra essere quello di ascoltare i segnali che arrivano dal mondo delle imprese private per individuare e anticipare l’ingresso di tecnologie innovative nel business.
La ricerca di GlobalData gode di un’ampia letterature. Forrester, Idc. Gartner e molti altri istituti di ricerca privati specializzati in tecnologie hanno elaborato questo tipi di strumenti. Che servono alle aziende sia per capire il livello di adozione di una tecnologia che per posizionarti all’interno del mercato in temini di capacità di generare innovazione.
Come si vede da questa mappa nella parte in alto a destra del quadrante ci sono le tecnologie che conosciamo: realtà virtuale, cryptovalute, veicoli a guida autonoma, idrogeno, intelligenza artificiale e blockchain. Alcune sono note, altre sono promesse. Per ottimizzare la capacità di previsione dell’indice GlobalData sta confrontando l’andamento dell’indice con indici di prezzo, trend di ricerca di Google ed economics finanziari. Secondo l’istituto di ricerca (non abbiamo modo di verificarlo) l’indicatore si flette in anticipo dimostrando così di essere credibile. L’argomento però è più complesso e non si risolve con un superindice. Info Data continuerà a concentrarsi sul ruolo dei dati legati all’innovazione segnalando e numerose esperienze che stanno nascendo.
Qui sotto trovate alcuni post che sono ipotesi di studio.
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