Il 5G una realtà in tutto il mondo, il Deepfake che influenza l’esito delle elezioni Usa e nessun segnale di recessione. Sono le previsioni sbagliate di inzio 2020 scelte tra oltre 100 tra articoli e White Paper e analisi pubblicati negli Stati Uniti. In questa infografica pubblicata un anno fa su Visual Capitalist sono riassunte in modo assertivo alcune indicazioni emerse statisticamente con più forza. La domanda vera è: perché ci avventuriamo in questo esercizio stilistico di inizio anno. Sappiamo che gli essere umano temono l’incertezza, le previsioni servano anche a questo a renderli più sicuri. E dopo il rinoceronte grigio per usare una metafora dell’analista politico Michele Wucker siamo certi di essere davvero incerti anche di fronte ad eventi imprevisti ma prevedibili come nel caso di un pandemia. Da segnalare, ma solo per sorridere anche le previsioni azzeccate dell’anno scorso, tipo la morte dolce della criptomoneta di Facebook Libra che infatti non è proprio morta ma ha scelto di cambiare nome in Diem, l’allarme privacy che è chiaramente cresciuto con l’uso massiccio di dati per il contact tracing e anche per via dei numerosi attacchi informatici a cui siamo stati sottoposti in questi mesi. E l’aumento della volatilità dei mercati, a prescindere al Covid-19 naturalmente. Non vogliamo dire con questo che le previsioni contenute negli studi e che passano su giornali online e non siano tutte campate per aria. Ma solo che di fronte ad accadimenti di questa portata che cambiano davvero gli equilibri globali economici ed esistenziali le roadmap tecnologiche rallentano, saltano alcuni processi in atto per via magari di minori investimenti e le traiettori dei mercati subiscono correzzioni importanti, come a quelle a cui stiamo assistendo.