Il 34esimo viaggio internazionale di Papa Francesco significherà 51 paesi visitati in tutto il mondo in viaggi ufficiali. La quattro giorni tra Ungheria e Slovacchia sarà, secondo il portavoce Matteo Bruni “un pellegrinaggio nel cuore dell’Europa, durante il quale il Papa affronterà temi che interessano l’intero Continente”. Dal 12 al 15 settembre Papa Francesco sarà prima a Budapest, poi in Slovacchia nella capitale Bratislava e in altre tre città: Prešov, Košice e Šaštin.
L’ultimo viaggio era stato in Iraq, tra Baghdad, Erbil e Mosul, a marzo 2021. Una tappa significativa, essendo la prima volta nella storia della Chiesa che un papa visitava il paese. Per Papa Francesco sarà la prima volta anche in Ungheria e Slovacchia, che in passato avevano già ricevuto due visite di Giovanni Paolo II. Un Papa, Karol Wojtyla, che ha viaggiato tantissimo durante il suo pontificato, toccando 115 diverse nazioni del mondo.
Dagli anni Sessanta, ai tempi di Papa Paolo VI, sono 122 i paesi visitati dai quattro papi che hanno seduto sul soglio pontificio. Il primo fuori Italia lo compie Paolo VI. Ed è un viaggio che può davvero essere considerato l’inizio dei viaggi papali. Era infatti dal 1812, anno in cui Pio VII era stato portato da Napoleone all’esilio coatto di Fontainebleau, che un pontefice non lasciava l’Italia. Papa Montini, nel gennaio 1964 viaggia per tre giorni in Terra Santa toccando ben quindici località in due diversi Paesi.
Gli Stati Uniti sono il paese che ha ricevuto più volte un papa negli ultimi 57 anni. 10 visite, da tutti i 4 papi che si sono succeduti in questi anni. Il primo fu Paolo VI, che si fermò unicamente a New York, per una visita alla cattedrale di San Patrizio un discorso alle Nazioni Unite e un incontro nella chiesa della Sacra Famiglia. Il papa celebrò anche un’omelia nello Yankee Stadium, prima di osservare il padiglione della Santa Sede all’Expo 1964 e recarsi alla scuola privata cattolica “Rice High School” ad Harlem. L’ultimo Francesco, nel 2015, dopo una tappa a Cuba per valorizzare la ripresa delle relazioni diplomatiche tra i due paesi. Cuba che, ad oggi, rappresenta l’unica nazione visitata 2 volte dall’attuale pontefice, prima nel 2015 e successivamente nel 2016, in un breve scalo che segnò l’incontro col patriarca ortodosso di Mosca Cirillo presso l’aeroporto di L’Avana.
Oltre agli Stati Uniti, al di fuori dell’Europa spicca il Messico, che ha ospitato 3 papi diversi in ben 7 viaggi.
L’amata Polonia è stata meta di Giovanni Paolo II per ben 8 volte, tra il 1979 e il 2002, che ha tra le nazioni più visitate anche Stati Uniti e Francia (7 visite per entrambe). Allo stesso modo per papa Benedetto XVI la Germania ha rappresentato la meta più volte visitata. Non è così per Papa Francesco, che non ha ancora avuto modo di vivere un viaggio ufficiale nella sua Argentina.
Sono oltre 60 le nazioni che non hanno mai avuto l’occasione di avere un pontefice sul territorio. Tra questi l’Afghanistan, che oggi sta vivendo una nuova e complicata tappa della sua storia recente. Ma anche grandi nazioni come Russia e Cina. Un viaggio, quello verso il colosso asiatico, che rimane uno dei grandi sogni di Papa Francesco. Le relazioni diplomatiche tra i due paesi non sono buone. Forse potremmo dire nulle. L’ultimo nunzio apostolico in Cina, monsignor Antonio Riberi, fu espulso da Mao il 4 settembre 1951. Da quel giorno il rappresentante del Papa in Cina risiede a Taipei. Nel 2020 il Vaticano ha rinnovato per due anni l’accordo con la Cina per la nomina dei vescovi. Un’intesa che rimane però esclusivamente pastorale e non ha significato il ripristino delle relazioni diplomatiche. Il viaggio del Papa a Pechino, sognato da Giovanni Paolo II prima e ora da Francesco, rimane ancora una meta lontana.