Prosegue anche nel secondo trimestre, di pari passo con il recupero dell’economia italiana e della fine dei lockdown, il rimbalzo delle rimesse degli immigrati verso l’estero. Secondo quanto si ricava dalle tabelle della Banca d’Italia nei tre mesi terminanti a giugno sono saliti del 25,9% per un controvalore di 1,88 miliardi di euro.
I dati sulle rimesse dei lavoratori immigrati in Italia riportano i trasferimenti di denaro all’estero regolati tramite istituti di pagamento o altri intermediari autorizzati senza transitare su conti di pagamento intestati all’ordinante o al beneficiario (regolamento in denaro contante).
Gli incrementi più consistenti si sono registrati nei flussi verso i paesi dell’Asia (+47,0 per cento), dell’Africa del nord e del vicino Oriente (+43,6 per cento) e verso i paesi dell’America centrale e meridionale (+39,7 per cento). Sulla base dei quattro trimestri terminanti in giugno, i primi tre paesi beneficiari delle rimesse dall’Italia sono Bangladesh, Romania e Filippine, che ricevono rispettivamente il 10,6, l’8,1 e il 7,3 per cento del flusso in uscita. Qui trovate tutti i dati.