La serie tv coreana Squid Game, in onda su Netflix dal 17 settembre ha battuto Bridgerton diventando lo show più visto di sempre. Per misurare il successo di questo mix ben riuscito di Battle Royale, survivor game e violenza Info Data ha scelto tre numeri e ha aggiunto una breve riflessione.
111 milioni
Gli spettatori di Squid Game. Per la precisione sono le visualizzazioni in meno di un mese della serie distopica coreana.
82 milioni
Il precedente record di Bridgerton. Raggiunti in 28 giorni dal lancio.
645 milioni di euro
Gli investimenti di Netflix in Corea del Sud. La piattaforma di streaming ha dichiarato di avere investito 770 milioni di won nel paese asiatico lanciando circa 80 prodotti tra serie tv e film. A febbraio dell’anno scordo ha annunciato l’intenzione di spendere altri 500 milioni di dollari in contenuti originali made in Korea.
12 anni
Una curiosità finale. Hwang Dong-hyuk, regista di Squid Game, ha dovuto aspettare 12 anni per trovare un finanziatore per la sua sceneggiatura.
La breve riflessione. I nove episodi di cui è composto Squid Game, raccontano le vicende di persone disperate, indebitate che accettano di partecipare a sei sfide di sopravvivenza, per vincere denaro. I giochi sono un remake sadico di giochi dell’infanzia. E sono organizzate da una organizzazione misteriosa di uomini che portano maschere.
Se scomponi Squid Games nelle sue componenti non puoi che rimanere deluso perché non c’è nulla di davvero originale. Come ha ricordato la critica di settore si tratta di una federazione di successi del passato come appunto Battle Royale, film giapponese del 2000 diretto da Kinji Fukasaku. Che poi avrebbe per gemmazione ispirato Hunger Games e forse la nascita del genere Battle Royale nei videogame come ad esempio Fortnite, altro successo senza precedenti. Si potrebbe anche ragionare sull’ossessione asiatica per i Quiz, sul fascino degli uomini mascherati sulla società contemporanea o sul fatto che i giocatori che rischiano la vita nei giochi sono i nuovi zombie. A noi invece piace sottolineare che Squid Game è anche una serie drammaticamente contemporanea. La disuguaglianza socio-economica in Squid Game è esplorata attraverso le narrazioni spesso commoventi della disperazione dei concorrente. La lotta di classe coreana è raccontata anche in Sky Castle (2018) e The Penthouse (2020-2021) e nel fim premio Oscar di Bong Joon-Ho Parasite (2019). La violenza dei ricchi sui poveri è insomma la struttura che muove tutta la narrazione. E poi c’è il gioco dell’infanzia che viene trasformato in tortura splatter sulla scia di gran parte della produzione videoludica occidentale. Queste due componenti forse riescono a leggere meglio di altre un successo planetario che va sicuramente ancora esplorato.
