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tecnologia

Perché alcuni NFT vendono così tanto? Il business dei token non fungibili in una dataviz

I token non fungibili, o NFT, esistono da diversi anni.  Nonostante le preoccupazioni sull’impatto ambientale della tecnologia, gli NFT hanno collezionato vendite per 2,5 miliardi di dollari nella prima metà del 2021, un massimo storico. Ma perché alcuni NFT vendono così tanto? Questa domanda è al centro di un nuovo studio finanziato da Turing recentemente pubblicato su Nature – Scientific Reports, una prima panoramica completa su base quantitativa del mercato NFT. 

Per mappare l’evoluzione del mercato NFT, spiega Mauro Martino, Head of Visual AI Lab, IBM Research  – abbiamo esaminato un dataset di 4,7 milioni di NFT scambiati da oltre 500.000 acquirenti e venditori, tra il 23 giugno 2017 e il 27 aprile 2021. Gli articoli includono arte digitale e altri oggetti da collezione come carte e oggetti digitali utilizzati nei videogiochi (ad es. armi e abbigliamento). C’è una grande variabilità nei prezzi degli NFT analizzati: solo l’1% oggetti sono scambiati per più di $ 1.500, e il 75% degli oggetti ha un valore inferiore ai $ 15″.

 

Per scoprire cosa determina il prezzo di vendita di un NFT, hanno sviluppato un modello di apprendimento automatico che considera tre fattori: 1) caratteristiche visive, 2) precedenti vendite di NFT correlati e 3) la popolarità di acquirenti e venditori. Qui sotto il video 

Le caratteristiche visive degli NFT sono state valutate con algoritmi di machine learning  che estraggono le proprietà visive degli oggetti, come i loro colori e forme, e cercano somiglianze. Le vendite precedenti sono state valutate considerando la storia delle transazioni degli articoli della stessa collezione (gli articoli scambiati sul mercato NFT sono organizzati in collezioni che, nella maggior parte dei casi, condividono alcune caratteristiche comuni). Infine, la popolarità dei trader nella rete NFT è stata valutata considerando il numero totale di acquisti e vendite effettuati da ciascun trader.

 Cosa hanno scoperto? 

“Abbiamo scoperto – si legge nella nota – che tutti e tre i fattori giocano un ruolo nel determinare il prezzo di un NFT. Le precedenti vendite degli NFT sono la caratteristica più importante, spiegando fino al 50% della variabilità dei prezzi NFT. Le caratteristiche visive sono anche importanti nel determinare il prezzo, aumentando le prestazioni del nostro modello di apprendimento automatico del 10-20%. L’aggiunta di dati sulla popolarità dei trader aumenta ulteriormente le prestazioni del nostro modello del 10%. Insieme, questi tre fattori possono spiegare fino al 70% della variabilità dei prezzi NFT”.

 

Questi risultati, concludono i ricercatori,  suggeriscono che potrebbe essere possibile prevedere con precisione i prezzi NFT, una direzione che stiamo esplorando. I dati sono stati resi disponibili gratuitamente in modo che altri possano eseguire le proprie analisi. 

 

 

Cosa è un NFT?  è un’unità di dati univoca che può essere utilizzata per certificare la proprietà di una risorsa digitale. Gli NFT vengono creati utilizzando la tecnologia blockchain, solitamente la blockchain di Ethereum, e possono rappresentare qualsiasi oggetto digitale, incluse foto, opere d’arte, meme, musica, oggetti da collezione digitali e persino tweet. Esistono molti mercati NFT, in cui i venditori vendono tramite un’asta, o l’opzione “acquista ora”. La novità degli NFT rispetto agli oggetti d’arte “fisici” è che gli asset digitali possono in teoria essere replicati e/o scaricati un numero illimitato di volte, e possono quindi essere “posseduti” da chiunque. L’idea alla base degli NFT è stabilire quale delle tante copie sia l’originale e chi la possiede.