Confronta una foto del tuo animale domestico con le opere d’arte dei musei di tutto il mondo. Questo il senso di Pet Portraits l’app di Google per gli amici a quattro zampe nata sulla scia di Art Selfie ma dedicata al mondo animale. L’applicativo che utilizza il machine learning può essere usato anche con pesciolini, uccellini, rettile, cavalli o conigli tra decine di migliaia di opere di istituzioni museali di tutto il mondo. Come si legge nel post di Google il vostro animale da compagnia potrebbe corrispondere ad antiche statuette egizie, a vivace street art messicana, a delicati acquerelli cinesi e tanto altro.
Come funziona? Prima viene riconosciuto l’animale e distinto dal contesto. Il software ritaglia l’immagine e lo colloca dove dovrebbe essere, ovvero in primo piano. Dopodiché, un algoritmo di machine learning confronta la foto dell’animale domestico con decine di migliaia di opere d’arte per trovare quelle più simili. Certo c’è un tema: si stanno fornendo le foto dei nostri animali domestici a Google senza il loro consenso. Loro non lo esprimono e noi non glielo chiediamo anche perché il loro statuto giuridico non dice nulla in tal senso. Avviene così però anche per minori quando si pubblicano le loro immagini sui social. Occorre solo esserne consapevoli.
Qui sotto il mio cane Zelda a mò di esempio.