Roberto Marseglia, ha 33 anni ed è ingegnere. Ha studiato a Pavia pur essendo di Milano perché ho vinto un posto nel Collegio Ghislieri e allo IUSS (la nascente scuola superiore a statuto speciale, oggi federata alla Normale e al Sant’Anna di Pisa). Ha fatto il dottorato in automazione e controllo in co-tutela tra Università di Pavia e MIT. Ha poi lavorato come visting scholar a Berkeley. Poi tre anni in consulenza strategica e ora consulente freelance e startupper. Ci ha parlato Sphaera la startup che ha fondato che si occupa di portare l’Ai al servizio del calcio. In sostanza Sphaera, assieme a Digital Strategy Innovation, spinoff del laboratorio di Computer Vision dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha costruito delle telecamere autonome e proprietarie che ottimizzano il video per essere letto dagli algoritmi di intelligenza artificiale. Le camere vengono date alle squadre gratuitamente in comodato d’uso, filmano le partite in autonomia, mandano il video in cloud dove questo viene “spremuto” dagli algoritmi per trarne informazioni
Le informazioni che tirano fuori sono informazioni geometriche e flagging di eventi (falli, ammonizioni, goal, tiri, ecc)
Ma a che serve?
Per ora ad avere in automatico un report delle partite non coperte dai media. Per fare analisi avanzate di cosa funziona e cosa non funziona sia a livello di singolo che di squadra. Domani servirà anche per fare scouting in senso predittivo (servono dati storici!). C
Nel corso della puntata di Data Jobs abbiamo anche parlato di calcio di managerializzazione del calcio, di scouting predittivo e squadre minori. Buona visione.
Costruire una soluzione di questo tipo, secondo il giovane ingegnere, consente quindi non solo alle squadre più povere di avere strumenti competitivi di analisi. Ma anche ai giocatori giovani che meritano di emergere (nella leghe LND ci sono delle regole che impongono l’impiego di giocatori under 23, under 21 e così via..), ovunque giochino….