Partiamo dall’inizio: nel 2021 la mortalità in eccesso che misura appunto l’aumento del tasso di mortalità di una popolazione durante un certo periodo di tempo rispetto alla mortalità normalmente prevista nella stessa stagione ha iniziato a diminuire nei prime due dell’anno: + 16% a gennaio e + 5% a febbraio dopo il + 41% a novembre 2020. A marzo 2021 il tasso ha registrato un leggero aumento a 9%, con tendenze nazionali differenti.
Tra gennaio 2020 e marzo 2021, l’Ue ha sperimentato due cicli completi di eccesso di mortalità: il primo tra marzo e maggio 2020 (raggiungendo un tasso di eccesso del 25,1% in aprile) e il secondo tra agosto 2020 e febbraio 2021 (raggiungendo un tasso di eccesso del 40,6% in novembre 2020).
L’eccesso di mortalità nella UE è aumentato di nuovo all’inizio dell’autunno. Come ha comunicato Eurostat oggi 15 dicembre dopo un minimo di +5% a luglio, questo indicatore è salito a +8% ad agosto, +12% a settembre e +17% a ottobre 2021 (rispetto alle medie degli stessi mesi 2016 – 2019).
La situazione ha continuato a variare nella maggior parte degli Stati membri, dal +110% in Romania a non più del 2% in Italia e Svezia nell’ottobre 2021.
Per un dato di sintesi, l’Ue ha registrato un picco di decessi eccessivi nell’aprile 2020 (+25%) e un altro nel novembre 2020 (+40%).
Queste informazioni provengono dai dati sull’eccesso di mortalità pubblicati oggi da Eurostat, sulla base di una raccolta settimanale di dati sui decessi.