Per radio, nei servizi dei telegiornali, sui social media o infilate a tradimento in qualche compilation, le canzoni di Natale sono nel pieno del boom di ascolti da qualche settimana e si apprestano a dare il meglio nei prossimi giorni come ormai succede da sempre.
In questo clima natalizio che pervade anche la redazione di Info Data, un po’ come negli anni scorsi , anche stavolta abbiamo deciso di dare un’occhiata a qualche dato che ci possa servire per delineare un contesto numerico per questo siparietto musicale.
Per farlo, abbiamo utilizzato un dataset reso disponibile su Kaggle nel quale sono state combinate due informazioni distinte: le canzoni di Natale censite su Wikipedia e la Top 100 Billboard dal 1958 al 2017.
Per chi non ne fosse a conoscenza la Billboard è la principale classifica musicale dell’industria discografica statunitense che viene pubblicata settimanalmente sull’omonima rivista americana a partire appunto dalla fine degli anni Cinquanta.
Chiaramente aggiornata in modo da tenere conto di tutte le nuove piattaforme con cui è possibile ascoltare la musica, la classifica viene stilata con criteri che sono stati cambiati nel corso dei decenni in funzione delle variazioni del mercato ma soprattutto con l’avanzamento tecnologico.
Ad ogni modo, tornando alla sorgente dati presa in considerazione, il dataset ottenuto dal merge delle due fonti dato presenta la lista di tutte le canzoni di stampo natalizio che sono apparse almeno una volta nella Billboard Top 100, corredate ovviamente dall’artista che le ha performate.
Nei grafici che seguono è stata rappresentata la frequenza annuale con cui le canzoni si sono classificate nella Top 100, abbinata al numero totale di settimane di permanenza con la possibilità di ottenere informazioni aggiuntive interagendo (passaggio del mouse da desktop o click da dispositivi mobile) con i singoli valori dei grafici.
In aggiunta, come curiosità a corredo, sono stati inseriti anche due mini elenchi per quanto riguarda gli artisti con più canzoni natalizie in classifiche e le canzoni che nel corso degli anni sono entrate in graduatoria venendo presentate da più performer.
Stando ai numeri, parrebbe che il periodo compreso tra la fine degli anni Cinquanta e dei Sessanta sia stata una sorta di Golden Age per quanto riguarda la notorietà delle canzoni di Natale che, a partire dalle otto settimane complessive del primo anno (il 1958), sono passate subito alle tredici di quello successivo, arrivando poi ad un trittico di valori che costituisce il terzetto più rappresentativo su tutto il periodo, come dimostrano i dati dal 1960 al 1962, rispettivamente pari a trentatré, trentuno e trentanove settimane.
Negli anni successivi, il trend è stato sensibilmente sotto quelle vette con le tredici settimane raggiunte in qualche occasione (1964, 1974) e addirittura venticinque anni senza superare la quota delle dieci settimane nel lasso di tempo compreso tra il 1975 e la fine dello scorso millennio, arrivando a toccare le undici apparizioni nel 2000.
Nell’ultimo ventennio, dopo il flop del 2008 con una sola settimana di Billboard Top 100, pare che ci sia una tendenza in risalita rispetto al passato, caratterizzato dal picco di sedici apparizioni nel 2011 e che termina con tredici e dieci settimane negli ultimi due anni censiti nella base dati (2016 e 2017).
Le hit senza tempo
Il conteggio delle settimane di permanenza nella classifica decreta come vincitrice assoluta l’intramontabile e rockeggiante “Jingle bell rock”, portata al successo principalmente (vedremo poi in seguito che ci sarà più di un contributo) da Bobby Helms che la incise insieme a Jim Boothe nel 1957 per l’etichetta Decca Records, rendendola poi una presenza costante nei cinque anni successivi fino ad arrivare alle otto e nove settimane tra 1961 e 1962, prima di vederla poi riapparire solo nel 2016 (per tre volte).
Per quanto sia oggettivamente un “classico”, se non il classico per eccellenza, probabilmente, dal punto di vista della cultura pop/cinematografica, l’apice di notorietà – anche per chi non può averla conosciuta negli anni in cui è stata concepita – potrebbe essere stato raggiunto negli anni Novanta quando è stata inserita nella colonna sonora del blockbuster “Mamma, ho riperso l’aereo – mi sono smarrito a New York” che aveva come protagonista il biondo Macaulay Culkin sempre in cornice natalizia come nell’episodio precedente.
In seconda posizione, con bene 20 settimane, compare invece un brano decisamente più recente e sicuramente più pop, vale a dire “All I want for Christams is you” di Mariah Carrey che lo incise nel 1994 per la Columbia Records all’interno dell’album “Merry Christmas”.
Pur avendo avuto un successo clamoroso in termini di vendite con oltre sedici milioni di copie vendute nel mondo, nella Billboard Top 100 è arrivato solamente nel 2000, per una settimana, ripresentandosi poi continuativamente dal 2011 e con un apice di cinque settimane nel 2016.
Immediatamente sotto, sul terzo gradino del podio con diciannove settimane di presenza, c’è un’altra hit “rock” piuttosto datata che ha fatto la propria comparsa in classifica nel 1960, ossia “Rockin’ around the Christmas tree”, cantata da Brenda Lee e prodotta anch’essa dalla Decca Records nel 1958.
Nel resto dell’elenco sono ovviamente presenti numerose canzoni note ai più anche se non necessariamente nella posizione che si potrebbe immaginare per via del meccanismo della Billboard Top 100 che potrebbe non ricalcare alla perfezione le abitudini che ci sono più familiari.
Se un altro classico come “White Christmas” di Bing Crosby (addirittura inciso nel 1942) figura in quarta posizione con sedici settimane al fianco di “The chipmunk song (christmas don’t be late)”, per trovare altri must natalizi bisogna scorrere in basso l’elenco fino alle sette settimane di “Let it Snow” di Vaughn Monroe, senza dimenticare uno dei grandi manifesti pop del Natale come “Last Christmas” degli Wham! Di George Michael che, un po’ a sorpresa, colleziona solamente cinque settimane di presenza.
E a proposito di “Last Christmas”, questa canzone detiene il primato per quanto riguarda il numero di artisti diversi ad averla portata all’interno della Billboard Top 100, essendo stata performata sia dai già citati Wham! che dal cast di Glee, ma anche dalla popolarissima Ariana Grande.
Tra gli altri successi a poter vantare almeno una doppia “paternità” compaiono sei canzoni: “White Christamas”, “Please come home for Christmas”, “Mistletoe”, la già citata “Jingle bell rock”, “Do they know it’s Christmas?” e “All I want for Christmas is you”.
In maniera similare, ci sono poi artisti che hanno portato in classifica più di un brano natalizio come ha fatto il cast di Glee – la serie televisiva musical americana andata in onda per sei stagioni dal 2009 al 2015 – con ben quattro canzoni (“Last Christmas”, “Baby, its’ cold outside”, “Welcome Christmas”, “Do they know it’s Christmas”), doppiando di fatto il resto della concorrenza.
Infatti, nonostante la loro fama internazionale, due colossi come Michael Buble e Mariah Carey si sono fermati a “sole” due hit di Natale, esattamente come Kelly Clarkson, Bobby Darin, Bing Crosby e Ariana Grande che completano la lista dei sette artisti che possono vantare una doppia presenza natalizia nella Billboard Top 100.