Il 28 gennaio è la giornata europea della protezione dei dati). E’ una giornata internazionale che ha lo scopo di sensibilizzare e promuovere l’importanza della privacy e della protezione dei dati. Il Consiglio d’Europa celebra questo giorno con l’assegnazione di un importante premio. Si tratta dello Stefano Rodotà Award, giunto alla sua quarta edizione Per contribuire ai festeggiamenti ecco una selezione di numeri che descrivono una parte dei problemi del mondo dei dati. Parliamo di cybersecurity e Gdpr.
80 Mln
Italia seconda per violazioni alla Gdpr. Secondo un recente report di DLA Piper, infatti, dal 25 maggio 2018 (data di entrata in vigore del nuovo regolamento europeo GDPR), l’Italia è 2ᵃ in Europa per numero di violazioni con 83 interventi dell’Autorità Garante (in testa c’è la Spagna con più di 250 sanzioni, segue la Romania con 57) e si pone in 3ᵃ posizione per multe complessive per quasi 80 milioni di euro.
1,1 Mld
Multe in Europa. Nel 2021 in Europa sono state comminate multe per quasi 1,1 miliardi, un incremento vicino al 600% in un anno, e 356 segnalazioni al giorno di data breach.
44%
Rischi informatici. Secondo l’Allianz Risk Barometer i rischi informatici sono la principale causa di preoccupazione delle imprese nel 2022 con il 44% e hanno superato in classifica le difficoltà di approvvigionamento della supply chain, i disastri naturali, il cambiamento climatico e l’evoluzione della pandemia.
40%
Aziende a rischio. Altre conferme arrivano dal Global Cybersecurity Outlook 2022 diffuso dal World Economic Forum che sottolinea questi timori visto che 4 aziende su 10 hanno dichiarato di aver subito attacchi informatici negli ultimi due anni.
L’opinione dell’esperto Jacopo Tenconi, GDPR Specialist di Primeur, multinazionale italiana specializzata in data integration: “I dati sensibili sono un asset strategico ma in Italia siamo ancora molto lontani dal creare una cultura del valore della data compliance: l’evoluzione delle infrastrutture IT deve evolvere da cybersecurity a cyber-resiliance”.