Come per ogni gennaio, anche quello appena concluso ha sancito la fine della finestra di calcio mercato con la quale le squadre possono chiudere affari durante la stagione, prima di dover attendere poi l’arrivo dell’estate per le manovre successive.
A prescindere dalla natura delle operazioni che possono spaziare dal coprire un’emergenza dettata da un infortunio al togliersi uno sfizio di metà stagione, senza dimenticare le mosse strategiche fatte un po’ a sorpresa per spiazzare gli avversari, la parentesi di mercato invernale è sempre un crocevia importante che può andare a far variare sensibilmente sia le quotazioni dei singoli giocatori che il valore complessivo delle rose delle squadre.
E proprio per dare un’occhiata a questi valori, ecco che noi di Info Data abbiamo pensato di utilizzare i dati messi a disposizione da Transfermarkt prendendo in esame le prime cento squadre al mondo per quanto riguarda il valore di acquisto delle rose..
Ma dato che oltre a questo dettaglio relativo ai costi della rosa sono disponibili anche altre informazioni, abbiamo cercato di incrociare un po’ di dati per prendere in esame diverse sfaccettature di questo aspetto economico che non vogliamo ricondurre unicamente ad una sola voce assoluta.
Nel dettaglio, in aggiunta al costo di acquisto della rosa (inteso come la sommatoria di tutti i valori pagati per comprare i giocatori attualmente sotto contratto), sono presenti il valore di mercato della formazione e l’età media delle squadre in questo momento, così come quella media relativa a quando i giocatori in rosa sono stati acquistati.
Da questi numeri, come già calcolato dal sito, è quindi possibile derivare la differenza tra valore di acquisto e quello di mercato, sia in termini assoluti che percentuali, a cui poi noi di Info Data abbiamo deciso di aggiungere un’ulteriore informazione incrociando aspetti economici con il fattore temporale.
Considerando la differenza tra prezzo di acquisto e valore attuale si ottiene il (non necessariamente e sempre positivo) margine che indica quantitativamente se l’operazione è stata o meno un buon investimento; quello che abbiamo aggiunto è stato inserire la differenza di età media della rosa come denominatore per avere un indicatore che valuti l’efficienza delle operazioni di mercato in funzione del tempo.
Per capirci, se due squadre avessero avuto le medesime transazioni economiche, acquistando per esempio giocatori per 100 milioni di euro arrivati poi a valere 120 milioni, nel caso in cui la prima avesse una differenza tra le età medie pari a due anni, mentre per la seconda questa differenza fosse di un solo anno, si potrebbe concludere che la seconda squadra, pur a parità di efficacia economica (+20 milioni), avrebbe avuto un efficienza doppia (Differenza Valore Rosa per Anno pari a 20 milioni all’anno, contro 10), raggiungendo lo stesso risultato in metà del tempo.
Nei grafici che seguono è possibile scegliere quali metriche visualizzare – rispetto a quelle di partenza (Differenza Valore Rosa per Anno per asse Y e Valore Rosa per asse X) – per andare a comporre il grafico a dispersione che rappresenta le cento squadre analizzate utilizzando le misure selezionate per il posizionamento sugli assi che sono poi corredati anche dalle relative distribuzione tramite i grafici a baffo bordati rispettivamente di rosso e blu.
Completano la visualizzazione una tabella riassuntiva affiancata dagli istogrammi per le metriche selezionate che mostrano le top 15 squadre ordinate per la metrica sull’asse Y e che possono essere anche filtrate utilizzando il menu a tendina per la scelta del campionato (che aumenterà anche la dimensione dei segnalini delle squadre)
Senza grosse sorprese, almeno per quanto riguarda l’asse X, la visualizzazione iniziale presenta sulla parte più a destra dello scatter plot le squadre che ultimamente vengono accostate al concetto di “tanto denaro”, vale a dire la coppia formata da Manchester City e Paris Saint Germain che rispettivamente possono vantare un valore di mercato delle loro rose pari 994 e 909 milioni di euro, uniche due formazioni al mondo a sforare la quota dei novecento milioni.
Scorrendo il grafico verso sinistra (anche se poi sistemate su diverse “altezze”) compaiono Chelsea (883), Liverpool (865), Manchester United (819) e Bayern Monaco (816) come squadre nel lievemente meno prestigioso, ma comunque esclusivo, club da almeno 800 milioni di valutazione.
E in serie A?
Per trovare una squadra italiana (con i dati aggiornati al 30 gennaio 2022), bisogna scorrere la lista oltre la top10 fino all’undicesima posizione dove compare la Juventus (599), seguita a distanza di due posti dall’Inter (552).
Ma è proprio l’Inter a guidare invece la speciale graduatoria basata sul calcolo dell’efficienza delle operazioni di mercato nel tempo, come si evince osservando l’asse Y del grafico, inizialmente valorizzato con Differenza Valore Rosa per Anno.
Stando ai numeri di Transfermarkt, l’attuale valore della rosa supera di ben 369 milioni di euro il costo investito per assicurarsi i propri calciatori (182), i quali vestono i colori neroazzurri da circa 2,4 anni, andando quindi a costituire un valore di quasi 154 milioni di euro “guadagnati” su base annuale.
Di certo, le mosse di mercato degli ultimi anni da parte degli attuali campioni d’Italia, orchestrati dietro le quinte da “Beppe” Marotta che ricopre l’incarico di amministratore delegato dalla fine del 2018, sono state le fondamenta per la valorizzazione di un gruppo che ha visto transitare nomi davvero importantissimi come quello di Romero Lukaku – ceduto la scorsa estate per 115 milioni (record per il campionato italiano dopo la cessione di Pogba) – affiancati però da una serie di giovani di belle speranze che hanno saputo affermarsi, facendo le fortune sia sportive che economiche dell’FC Internazionale.
Tra gli esempi più eclatanti dei colpi nerazzurri si possono citare Milan (neanche a farlo apposta) Skriniar – acquistato a fine 2017 dalla Sampdoria per 15 milioni di euro e che già l’anno successivo ne valeva 60 – oppure il suo compagno di reparto Alessandro Bastoni, rientrato da un prestito di 15 milioni dal Parma a metà del 2019 e che ora vale quattro volte tanto, senza dimenticare “El Toro” Martinez, arrivato all’Inter per 25 milioni nel 2018 e per il quale adesso l’asticella è stata fissata a quota 80 milioni.
Quali sono le squadre più efficienti sul mercato?
Oltre all’Inter, nella top 15 di “efficienza di mercato” (sempre Differenza Valore Rosa per Anno), per la felicità del campionato di Serie A, compaiono altre 3 squadre italiane, per la precisione Milan (in quinta posizione con 137 milioni per anno), Fiorentina (117) e Atalanta (90), con le ultime due particolarmente attive nella recente finestra di mercato, anche se in particolar modo sul fronte delle uscite.
Nonostante i malumori dei tifosi viola che hanno visto partire in direzione (poco gradita) Torino – sulla sponda bianconera – il loro bomber Vlahovic, attuale capocannoniere del campionato assieme a Ciro Immobile con 17 reti, c’è da dire che i 70 milioni derivanti dall’operazione sono una cifra che potrà essere reinvestita sia per sostituire il ventunenne serbo sia per consolidare l’attuale rosa.
Allo stesso modo, anche se per cifre decisamente più contenute, l’Atalanta ha finalizzato la trattativa con l’Inter per il trasferimento di Gosens con la formula del prestito vincolata ad obbligo di riscatto fissato a 25 milioni di euro, andando poi a completare il proprio mercato con gli innesti di Boga e Mihalia, sperando di ripetere i soliti affari che da sempre caratterizzano “la Dea” come fabbrica di talenti.
Senza fare ulteriori spoiler, lasciando i lettori liberi di curiosare ed interagire con i grafici interattivi, chiudiamo con un’ultimissima curiosità che riguarda da vicino un’altra realtà italiana che primeggia invece in Apprezzamento.
Pur non potendo vantare numeri assoluti paragonabili alle big del campionato italiano, men che meno su scala mondiale, il Verona risulta essere l’undicesima squadra (delle cento analizzate) in questa particolare graduatoria grazie al 69% di Apprezzamento, frutto degli 81 milioni di differenza rispetto ai 118 milioni attuali di valore della rosa.