Statista utilizzando fonti pubbliche e Wikipedia ha realizzato questa mappa dove vengono segnalati i Paesi che si sono espressi contro l’attacco di lunedì notte. Mentre la maggior parte dei paesi in Europa e gli Stati Uniti hanno subito condannato l’ invasione russa dell’Ucraina, il quadro sembra un po’ più sfumato in Asia e Africa.
In Asia, Corea del Nord, Iran e Myanmar hanno mostrato una posizione filo-russa. La Russia ha agito per proteggere la sua sovranità, ha detto un portavoce del governo della giunta del Myanmar. In Africa, molte nazioni sono rimaste in silenzio sulla questione. Solo Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Singapore, Filippine, Brunei e Indonesia si sono espressi contro. In Europa, l’unico Paese che mantiene una posizione neutrale è la Serbia, che si è espressa contro l’invasione ma rifiuta le sanzioni, oltre alla Bielorussia che assume una posizione filo-russa.
Il caso di Cina e India
Molti paesi asiatici, tra cui le potenze in via di sviluppo India e Cina, stanno tentando di rimanere neutrali nell’attuale crisi. La Cina è uno dei principali alleati della Russia. La sua posizione è piuttosto articolata: rifiuto netto delle sanzioni “unilaterali e Illegali” e necessità di abbandonare la “mentalità da Guerra Fredda. Secondo la diplomazia del continente Rosso la Nato dovrebbe “riconsiderare il proprio posizionamento e le proprie responsabilità“, e assieme all’Ue e alla Russia dovrebbe instaurare un dialogo per “costruire un meccanismo di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile”. Come riporta l’Agi citando Wang Yi, ministro degli Esteri di Pechino “la Cina, ha assicurato l’alto diplomatico, incoraggia tutti gli sforzi diplomatici e il dialogo diretto tra Russia e Ucraina, e sprona il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad avere un “ruolo costruttivo” nella risoluzione della crisi in Ucraina”. Nei fatti la Cina non ha dichiarato che sanzionerà la banca centrale russa o altri flussi finanziari.
Allo stesso modo, il primo ministro indiano Narendra Modi ha chiesto a Putin di fermare la violenza, ma non ha definito la Russia come un Paese aggressore. L’India acquista il 70 per cento delle sue armi dalla Russia, ma ha anche stretti legami con gli Stati Uniti, che vogliono stabilire il Paese come alternativa alla Cina.