Sarebbero già un milione i profughi che hanno lasciato l’Ucraina, mentre proseguono i negoziati per garantire una tregua che permetta la messa in salvo della popolazione civile.
Questo Paese ha oltre 44milioni di abitanti: in Italia ne vivono più di 220mila, su circa 5milioni di stranieri in totale. A Roma si trova la comunità più numerosa, con quasi 14mila ucraini, seguita da Napoli e Milano, entrambi con circa 8mila.
A Propata, piccolo comune del genovese con 125 abitanti, la maggiore incidenza: i sei residenti (su dieci stranieri totali) portano la quota al 4,8%. A seguire Mandello Vitta (in provincia di Novara) e Romagnese (comune di Pavia).
Per valutare i possibili effetti sull’immigrazione che deriveranno dall’accoglienza di profughi che da Kiev e dalle altre città del Paese sono in arrivo in tutta Europa, abbiamo creato questa simulazione.
Innanzitutto occorre inserire due parametri, che vi chiediamo di stimare (o di provare a farlo, per ottenere scenari differenti): il numero di persone che ci si attende dovranno essere accolte (la cifra di 100mila, precompilata, è solo indicativa ma personalizzabile) e la quantità percentuale di queste che si stabiliranno nei pressi delle comunità già presenti, unendosi a familiari, parenti e amici (nella situazione di partenza l’80%) mentre la restante parte, per sottrazione, si ipotizza distribuita in modo proporzionale al resto della popolazione residente.
In questo modo si può vedere come l’effetto non sia omogeneo: ovviamente dove vi sono le comunità maggiori e più radicate si assisterà ad un incremento del rapporto tra stranieri ed italiani residenti più marcato.
Alle porte di Milano c’é il comune con più stranieri d’Italia: è Baranzate, in cui ogni due cittadini italiani vi è uno straniero residente. A superare questo rapporto vi sono solo altri due municipi: Rocca de’ Giorgi (nell’Oltrepò pavese) e Acate, in Sicilia.
Cercando il proprio comune nell’elenco è possibile vedere la situazione della popolazione italiana e straniera al 2021 (ultimi dati Istat disponibili) e come cambierebbero i rapporti secondo lo scenario di accoglienza che avete impostato.
