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tecnologia

Dalla Guerra fredda a oggi i numeri della minaccia nucleare

Il presidente russo Vladimir Putin ci ha tenuto a ricordare all’Occidente lo status di potenza nucleare del suo paese, già qualche giorno prima dell’invasione dell’Ucraina attraverso una serie di esercitazioni. Ma quante sono le bombe atomiche nel mondo? E come sono distribuite?

Per rispondere a questa domanda, InfoData ha scelto di utilizzare i dati raccolti dalla Federation of American Scientists (Fas), organizzazione non profit americana nata nel 1945 per occuparsi di questioni relative alla sicurezza nazionale. Numeri che sono messi a disposizione da Our World in Data, una piattaforma che si occupa di raccogliere e rendere disponibili dataset su argomenti che vanno dalla povertà al climate change fino appunto alla guerra.

Ora, stando a questi numeri nel 2022 le testate nucleari a disposizione degli eserciti (il dataset non tiene infatti conto di quelle inviate allo smaltimento) sono 9.440. Di queste quasi la metà sono conservati negli arsenali russi, che possono contare su 4.477. Al secondo posto gli Stati Uniti che ne hanno a disposizione 3.708. In Europa le potenze nucleare sono Francia (290) e Regno Unito (180), in Medio Oriente c’è Israele (90), in Asia Cina (350), Pakistan (165), India (160) e Corea del Nord (20). Come specificano i ricercatori del Fas, si tratta di stime, dato che per molti paesi il numero di testate nucleari a disposizione rimane un segreto di Stato.

Detto che l’auspicio, quante che siano, è che restino negli arsenali ad assolvere la loro funzione di deterrenza, è bene anche sottolineare come il numero di bombe atomiche a disposizione degli eserciti è in costante calo. La situazione è descritta in questa infografica:

Nella seconda metà degli anni Ottanta del secolo scorso, le testate nucleari esistenti superavano abbondantemente le 60mila unità, più di sei volte tanto quelle presenti oggi negli arsenali. Nella seconda metà degli anni ’60, qualche anno dopo la crisi dei missili di Cuba, gli Stati Uniti hanno toccato il proprio record superando le 31mila unità. Mentre quella che all’epoca si chiamava Unione Sovietica superò le 40mila unità nel 1986, prima di iniziare un percorso di smantellamento, proseguito anche dopo la sua dissoluzione nel 1991.