Gianmarco Pinto di formazione è psicologo del lavoro, è bolognese e appassionato di videogiochi. Ed è anche direttore scientifico di Game2Value. La loro idea è quella di usare i videogiochi per scoprire e valorizzare skill e attitudini delle persone in azienda. Ci ha spiegato che quando giochi o videogiochi in un certo senso si abbassano le difese, si mente di meno rispetto a un normale colloquio di lavoro. Giocare è naturale, fin da bambini, ed è il modo più immediato per apprendere, comunicare, interagire con il mondo che ci circonda ed esprimere le nostre capacità. I loro giochi non sono come quelli che trovate nei negozi di videogame. Come ci ha spiegato Pinto sono adventure game, avventure punta e clicca ispirate ai classici degli anni Novanta. Il loro scopo è quello di offrire un contesto simulato e, attraverso una storia immersiva, consentire un’osservazione diretta del modo in cui le persone si comportano, interagiscono e applicano le proprie abilità all’interno di un ambiente, le cui variabili sono definite e uguali per tutti. Questo metodo che si basa sulla Teoria dei Tratti genera un grado di analisi predittivo, sia in termini di comportamenti che di abilità applicate a situazioni molto simili a quelle lavorative. Nel corso della puntata di Play Think Talk abbiamo giocato un po’ a Includivium dedicato alla DE&I che permette di analizzare i BIAS e di verificare se il proprio atteggiamento è aperto alle differenze e a Event Horizon che viene usato per analizzare le attitudini delle persone in una versione rinnovata e ancora più divertente. Abbiamo poi discusso di come si valuta la generazione Z, di interattività e anche di capolavori come Monkey Island. Buona visione.