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Siamo quasi alla fine del periodo di monitoraggio e possiamo iniziare a fare un bilancio, nonostante proprio in questi ultimi giorni stiamo assistendo a un picco di casi di influenza. Sicuramente il contagio si è fatto più sentire rispetto all’anno precedente, dove abbiamo passato l’inverno in isolamento e con mascherine, ma finora ci siamo comunque attestati su livelli di incidenza dell’influenza in linea con gli anni pre-pandemici. Nelle ultimissime settimane tuttavia la curva epidemica delle sindromi simil-influenzali continua a salire sopra la soglia epidemica, con un livello di incidenza pari a 4,8 casi per mille assistiti. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 14,82 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 6,94 nella fascia 15-64 anni a 4,46 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,77 casi per mille assistiti. Per fare un paragone, nella stagione 2019-20, in questa stessa settimana, il livello di incidenza era pari a 4,05 casi per mille assistiti inferiore a quello osservato oggi.
In particolare in quest’ultima settimana, 32% dei tamponi analizzati dalla rete dei laboratori di InfluNet è risultato positivo ai virus influenzali. Era solo il 7,2% dall’inizio della sorveglianza, in autunno. Va precisato che Valle d’Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza InfluNet.
Mortalità in linea con quanto atteso
L’ISS ha diversi sistemi di monitoraggio dell’influenza: il Sismg per la mortalità totale, InfluWeb, InfluNet-Epi e InfluNet-Vir. Non sono ancora disponibili i dati sul numero di casi gravi da influenza, ma nel complesso durante la 11a settimana del 2022 la mortalità (quella totale, non solo dovuta all’ influenza) è stata in linea con il dato atteso, con una media giornaliera di 277 decessi rispetto ai 255 attesi. Il dato sulla sorveglianza della mortalità giornaliera (Sismg) è basato sulla rilevazione in 20 città campione italiane che raccolgono quotidianamente il numero di decessi per gli ultra65enni per tutte le cause (non solo per influenza). Tale numero viene confrontato con quello atteso costituito dalla media dei decessi registrati nei cinque anni precedenti.
È influenza o COVID?
Il sistema di sorveglianza InfluWeb è basato sulla sorveglianza partecipata di cittadini che riportano direttamente all’interno di un sito web ogni settimana se presentano o meno sintomi compatibili con una sindrome-simil-influenzali. Oggi partecipano circa 4700 volontari su tutto il territorio italiano, con 1000 persone attive mediamente ogni settimana. Circa il 75% dei casi di sindrome influenzale riferisce di non essersi rivolto a una struttura del Servizio sanitario nazionale e circa il 25% dei afferma di essersi vaccinato dall’inizio della stagione influenzale.
InfluWeb si è dotato anche di una piattaforma, che contiene semplici grafici interattivi, con l’obiettivo di provare a capire quante sono le influenze e quanti i casi di COVID19. Molte persone infettate da SARS-CoV-2 non presentano sintomi e quindi non contattano il medico, e al tempo stesso non tutti coloro che si recano dal medico per un malessere vengono tamponati per COVID-19. Ciò può rendere difficile monitorare la circolazione del coronavirus in Italia. I probabili casi di COVID-19 corrispondono a partecipanti che hanno dichiarato, almeno una volta nell’arco della settimana, almeno uno dei seguenti sintomi: febbre, tosse, respiro affannoso, perdita dell’olfatto o del gusto, come da definizione ufficiale del European Centre for Disease Control. Per partecipare, è sufficiente registrarsi e compilare settimanalmente un questionario in cui si può segnalare il proprio stato di salute, segnalando la presenza di febbre o altri sintomi o anche nessun sintomo. Questo permette di monitorare lo stato di salute della popolazione in Italia e come la situazione si evolve nel tempo. I dati vengono utilizzati per la ricerca scientifica sulla diffusione del coronavirus in Italia.
InfluNet-Vir è invece la sorveglianza virologica della sindrome influenzale coordinata dal National Influenza Center dell’Istituto superiore di sanità (Iss) per monitorare la circolazione dei diversi tipi di virus influenzali in Italia. Il monitoraggio dei ceppi viene effettuato dalle Regioni nei laboratori di riferimento regionali della rete InfluNet, dalla 46a alla 17a settimana di ogni anno. Risultato: Durante la settimana 11/2022 sono stati segnalati, attraverso il portale InfluNet, 758 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet e, tra i 741 analizzati, 237 (32%) sono risultati positivi per influenza, tutti di tipo A (128 di sottotipo H3N2, 1 H1N1pdm09 e 108 non ancora sottotipizzati).
E in Europa?
Il monitoraggio viene eseguito da Flu News Europe, piattaforma di OMS ed ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) ed è basato su un campionamento di pazienti raccolti da medici di base sentinella.
Il rapporto riporta un incremento nell’attività dei virus influenzali in almeno 14 paesi, sebbene si mantenga nel complesso a livelli più bassi rispetto alle stagioni precedenti la pandemia da COVID-19. Durante la 10a settimana di sorveglianza del 2022, nell’ambito dei campioni raccolti dai medici sentinella, è stato registrato un ulteriore incremento nella percentuale di positività al virus influenzale (24%) rispetto alla settimana passata. Le identificazioni virali sono associate sia al tipo A, prevalentemente al sottotipo H3N2, sia al tipo B.