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economia

Trasporti, è Genova la città più cara d’Italia

Si spendono 46 euro, di media, per un abbonamento mensile al trasporto pubblico locale, il carburante costa 2,19 euro al litro. Spetta a Genova il titolo di città dove la mobilità è più cara. Almeno, questa è la conclusione cui è giunta Distrelec, multinazionale svizzera dell’elettronica, che ha realizzato uno studio sui costi del trasporto in dieci città italiane.

L’azienda ha calcolato i costi dei trasporti prendendo in considerazione tre aspetti. Il primo riguarda i mezzi pubblici, per i quali è stato calcolato un costo medio dell’abbonamento mensile. C’è poi il carburante, per il quale è stato elaborato un valore medio di prezzo al litro. E infine la tariffa al chilometro applicata dai taxi.

Il risultato è che nella prima categoria Genova è risultata essere la città più cara, con un prezzo superiore di oltre il 50% a quello che si registra a Catania. La città etnea, con appena 30 euro, è la più economica sotto questo profilo. Ma Genova, insieme proprio a Catania e a Palermo, è anche la realtà con il costo del carburante più alto: 2,19 euro al litro contro i 2,06 di Roma, la più economica delle dieci prese in considerazione dallo studio.

Infine, i taxi. In questo caso la palma di città più cara spetta a Milano, dove secondo Distrelec si pagano 2 euro al chilometro. All’estremo opposto c’è Bari, dove per percorrere la medesima distanza di spendono invece appena 80 centesimi. E va detto che con la sola eccezione di Torino (1,44), il costo al chilometro di una corsa in taxi è più vicino a quello del capoluogo pugliese che a quello lombardo. Che sotto questo punto di vista strappa a Genova il titolo di città più cara d’Italia.