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cronaca

Meno riscaldamento, più condizionatore: l’impatto del climate change nelle regioni europee

Fa sempre più caldo. Detto più precisamente, dal 1979 al 2021 il bisogno di riscaldare gli edifici si è ridotto dell’11%, mentre quello di rinfrescarli è triplicato. L’unità di misura di questo fenomeno sono i gradi giorno, nello specifico i cooling degree days e gli heating degree days, che attribuiscono un valore numerico alle necessità di raffrescamento e riscaldamento degli edifici. I dati sono stati raccolti dal Joint research center (Jrc), il centro di ricerca che fa capo all’Unione europea, e pubblicati da Eurostat. Numeri che permettono di misurare l’impatto del climate change sulla vita quotidiana delle persone.

Prima di proseguire, è bene precisare che nonostante si chiami gradi giorno, questa unità di misura non indica il numero dei giorni in cui è necessario accendere il condizionatore o i caloriferi. Lo si capisce se si guarda agli heating degree days della regione Keski-Pohjanmaa, in Finlandia, dove il valore supera quota 5mila. Il punto è quello di misurare il bisogno di ricorrere ad un’apparecchiatura che modifichi la temperatura all’interno degli edifici.

La scelta è stata quella di rappresentare in rosso i cooling degree days perché si tratta di quelle occasioni in cui fa più caldo ed è appunto necessario ricorrere al condizionatore. Gli heating degree days sono invece quei momenti in cui fa più freddo e quindi bisogna accendere il riscaldamento. La lunghezza della barra è commisurata alla popolazione al 1 gennaio 2021. Scelta, quest’ultima, compiuta per dare un’idea di quante siano le persone sulle quali impattano le variazioni misurate dal Jrc.

A colpo d’occhio, il grafico restituisce l’immagine di un aumento dei cooling degree days che, come detto in apertura, sono triplicati nell’arco di quarant’anni. I paesi che vedono i valori più alti sono Grecia, Italia e Spagna, seguite da Romania e Bulgaria. Se però si guarda più nel dettaglio, si trovano casi come quello del dipartimento di Cher, zona attraversata dall’omonimo fiume nella regione francese Centre-Val de Loire, dove nel 1979 i cooling degree days furono 0. Nel 2021 sono saliti a 13,9.

Per farlo in maniera ancora più accurata è possibile utilizzare il filtro posto nella parte bassa (in alto a sinistra per chi leggesse da desk) ed isolare i dati relativi ad un singolo paese. Se lo si fa per l’Italia si scopre che a Siracusa i cooling degree days sono triplicati, passando da 184,1 a 642,8. Mentre a Bolzano gli heating degree days si sono ridotti di circa il 10%, scendendo da 4.885 a 4.490. In entrambi i casi, perfettamente in linea con la media europea.