L’invasione della Russia in Ucraina, la crisi del grano e il rischio di una nuova ondata di sbarchi di migranti provenienti dal continente africano. I dati del ministero dell’interno aggiornati al 6 giugno indicano oltre 20mila nuovi arrivi da gennaio a all’inizio di giugno. Senza considerare gli oltre 127mila profughi Ucraini che sono arrivati in Italia da quando lo scorso febbraio è iniziato il conflitto con la Russia. Per avere un raffronto nei primi cinque mesi del 2021 erano 15mila, e 5mila l’anno prima, ma eravamo in pieno lockdown.
Il grafico qui sotto illustra la situazione relativa al numero dei migranti sbarcati a decorrere dal 1 gennaio 2022 al 6 giugno 2022 comparati con i dati riferiti allo stesso periodo degli anni 2020 e 2021
Solo nell’ultima settimana la forbice si è allargata. Il primo giugno sulle coste italiane sono sbarcati in 315. Il giorno dopo sono 147. In quello successivo ne arrivano 194. Negli ultimi due giorni si sale rispettivamente a quota 285 e 295. E’ presto per indicare una nuova emergenza ma i segnali non sono rassicuranti
Facendo i conti nei primi cinque mesi del 2022 sono giunti sulle coste italiane circa 130 migranti al giorno in media. Nel 2022 al primo posto tra gli arrivi in Italia ci sono gli egiziani, con oltre 3.500 ingressi, seguiti dai cittadini del Bangladesh (3.200 ingressi), della Tunisia (2.300), dell’Afghanistan (2.100) e della Siria (1.300). Secondo quanto risulta all’Ispi negli ultimi dodici mesi in Italia sono sbarcate più di 70.000 persone. È il numero più alto dal 2017, quando gli arrivi in Italia erano nell’ordine dei 150.000-180.000 l’anno.