Secondo l’indagine della Banca d’Italia sui trasporti internazionali di merci dell’Italia relativa al 2021, l’incidenza dei costi di trasporto sul valore delle merci esportate e importate dall’Italia è salita per il secondo anno consecutivo, rispettivamente al 3,3 e al 4,9 per cento (da 3,1 e 4,3 nel 2020).
Nei trasporti marittimi rincari di entità eccezionale sono stati osservati nel comparto container, in particolare nelle tratte dalla Cina e dagli altri paesi asiatici per le importazioni e in quelle verso il Nord America per le esportazioni.
Nel settore aereo i noli sono rimasti sui livelli storicamente elevati dell’anno precedente per la ridotta offerta di voli di linea, le cui stive sono utilizzate per il trasporto mercantile. Nei trasporti terrestri l’aumento dei costi medi ha riguardato soprattutto il comparto stradale, in relazione alla crescita dei prezzi del carburante. Il forte incremento dei noli ha determinato un sensibile peggioramento del deficit dei trasporti mercantili nella bilancia dei pagamenti dell’Italia (-10,9 miliardi di euro, da -6,8 nel 2020), concentrato nel comparto navale.
Nel trasporto stradale, nel 2021 sono aumentati i costi per il rincaro del carburante. In termini reali, ovvero valutati in rapporto agli indici dei prezzi dei beni esportati (PPIX) o importati (PPIM), i costi medi stradali per tonnellata sono rimasti pressoché invariati.
Nel trasporto ferroviario, i costi medi ferroviari sono diminuiti nel settore bulk, mentre sono lievemente cresciuti in quello container. In termini reali i costi medi ferroviari sono scesi, rimanendo su livelli di poco superiori al minimo registrato nel 2012
Trasporto navale. Come precisa lo studio di Bannkitalia, i costi navali vengono rilevati distintamente per modalità di carico (container, bulk, general cargo e Ro-Ro5 ) per tenere conto delle peculiarità tariffarie esistenti. Quindi: i noli navali container hanno registrato incrementi eccezionali, raggiungendo un massimo storico. I noli bulk solidi sono aumentati, mentre sono diminuiti quelli per il trasporto di petrolio. I costi navali general cargo per il trasporto di macchinari, impianti e mezzi di trasporto sono in crescita. Nel comparto Ro-Ro (trasporto di veicoli stradali, in larga parte nell’area mediterranea e con tariffe denominate in euro) i costi medi sono lievemente scesi nel 2021
Per quanto poi riguarda il gas metano, nel 2021 i costi sono in media diminuiti del 7,1 per cento rispetto all’anno precedente, risentendo del calo di quelli relativi ai due principali paesi fornitori. Rispetto all’anno precedente, il dato medio include le tariffe legate ai flussi provenienti dall’Azerbaijan, in relazione all’attivazione del TAP a partire da dicembre 2020.
Infine per quanto riguarda i vettori italiane le cose non vanno bene. Date le basse quote di mercato detenute dai vettori italiani, la bilancia dei trasporti mercantili presenta un deficit strutturale che tra il 2002 e il 2020 si è collocato tra 3 e 7 miliardi di euro all’anno , con oscillazioni legate al ciclo economico internazionale sui costi medi. Nel 2021 il deficit si è fortemente ampliato raggiungendo 10,9 miliardi, il valore più ampio − sia in termini assoluti sia in rapporto al PIL − registrato da almeno quarant’anni.
Per approfondire.
Quanto costa viaggiare son i mezzi pubblici in Italia?
CO2, trasporti e ambiente: e se, per esempio, prendessimo il treno al posto dell’aereo? #Ascanio
Quanto costa viaggiare in giro per il mondo con i mezzi pubblici? Il trasporto pubblico è caro