È stato l’indicatore che, più di ogni altro, ha permesso di comprendere l’impatto della pandemia da Sars-CoV-2. Questo soprattutto durante la prima ondata, quando ancora la macchina dei tamponi era tutt’altro che rodata. E la cattiva notizia è che, a livello europeo, l’eccesso di mortalità è tornato ad una crescita a due cifre: ad aprile di quest’anno si è infatti attestato al 10,4%.
L’eccesso di mortalità su base mensile, che si chiama così anche se può assumere un valore negativo e quindi avere un significato opposto a quello letterale, è calcolato come variazione percentuale del numero di decessi rispetto a quelli registrati nel medesimo mese negli anni tra il 2016 ed il 2019. Ovvero prima dello scoppio della pandemia. Un indicatore che in Italia viene calcolato dall’Istat in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità. Dati che poi vengono forniti ad Eurostat, che elabora le stime a livello europeo.
L’andamento medio europeo è rappresentato nel grafico dalla linea blu. Di default, la linea rossa rappresenta la situazione italiana. Ma basta cliccare su una delle bandiere sul lato sinistro per visualizzare la situazione relativa alla nazione selezionata.
Come si può vedere, nelle prime due ondata l’eccesso di mortalità in Italia è stato più alto rispetto alla media europea, per attestarsi sui medesimi valori durante la terza. La quarta ondata, invece, ha colpito molto meno in Italia che nel resto d’Europa sotto il profilo dei decessi. E anche il valore registrato nel nostro paese ad aprile (6,9%) è inferiore a quello medio continentale.
Quali sono, allora, le nazioni nelle quali l’eccesso di mortalità ad aprile sta crescendo così tanto da trascinare l’eccesso di mortalità continentale ad un valore a due cifre? La risposta è contenuta in questa mappa:
Come si può osservare, è la Grecia la nazione dove l’eccesso di mortalità ha raggiunto il valore più alto, toccando quota 28,2%. Seguono l’Irlanda con il 19,1% e l’Olanda con il 18,8%. Da segnalare che nel computo mancano i valori della Romania, cresciuta a marzo del 10,8%, e di Malta, che nello stesso mese segnava un aumento del 18,2% rispetto al valore storico.
La stima di un aumento del 10,4% a livello europeo, in altre parole, potrebbe essere sottodimensionata. L’unico paese in controtendenza è la Svezia, che ha invece fatto registrare una contrazione del 4,7% rispetto alla media dei mesi di aprile degli anni compresi tra il 2016 ed il 2019. Si tratta però di un paese che, con l’eccezione della prima ondata, ha sempre visto un eccesso di mortalità inferiore rispetto alla media europea.
Difficile, al momento, dire se questo ritorno ad una crescita a due cifre dell’eccesso di mortalità in Europa sia indice di una quinta ondata di decessi. Un ulteriore indizio per capirlo lo si avrà a metà luglio, quando Eurostat diffonderà i dati aggiornati al mese di maggio 2022.