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Perché l’interoperabilità dei dati non è solo una questione tecnologica

L’Autorità Garante della Concorrenza ha avviato un’istruttoria nei confronti di Google, ipotizzando un abuso di posizione dominante. Questa volta nel mirino c’è il mercato della compravendita di dati attraverso i servizi erogati (Gmail, Google Maps, Android). Un business che nel 2021 ha raggiunto la cifra monstre di 257,6 miliardi di dollari. L’accusa è quella di avere ostacolato l’interoperabilità nella condivisione dei dati.
La storia è antica. È dal dieci anni che non solo Google ma anche il cosiddetto Big Tech, le grandi piattaforme digitali, vengono chiamate a rispondere davanti ai tribunali dell’Antitrust internazionali della loro presunta attività di monopolisti nel mercato e dell’effetto distorsivo che hanno sull’innovatività del sistema. Da cinque anni alcuni di loro hanno incominciato a difendersi con le tecnologie del progetto open source Data Transfer Project. Proviamo a capire di cosa si tratta.  Articolo integrale su #24+