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tecnologia

Le migliori città in cui vivere se vuoi lavorare in un’azienda tech

Berna o Zurigo, per rimanere in Europa, Atlanta, Washington o Seattle se si è disposti ad attraversare l’oceano: ecco le migliori città in cui trasferirsi per lavorare in un’azienda tech. A dirlo un’analisi relizzata da CodeClan, azienda scozzese che si occupa di formazione sulle skill digitali, che ha valutato le prime 100 città dell’indicatore sulla qualità della vita Mercer’s Quality of Living sulla base di quattro fattori: stipendio medio, costo dell’affitto, velocità di connessione e numero di aziende tech per abitanti.

Il risultato è rappresentato nella mappa che apre questo articolo. Ogni punto corrisponde ad una città, più il colore vira dal giallo al rosso e maggiore è il punteggio ottenuto dalla città nell’indicatore visualizzato. La scelta è stata quella di rappresentare di default la situazione europea, ma il filtro Continente nella parte bassa consente di visualizzare l’intero mondo oppure di spostarsi in un altro continente.

Allo stesso modo, di default viene visualizzato il valore dell’indicatore elaborato da CodeClan, che riporta un valore compreso tra zero e uno. Il filtro Indicatore consente però di visualizzare i dati relativi a ciascuno dei quattr parametri che sono stati presi in considerazione per valutare quanto una città sia appetibile per chi voglia lavorare nell’industria tech. Anche questi sono espressi con un valore compreso tra zero e uno.

Sono solo due le città italiane prese in considerazione, ovvero Roma e Milano. Il risultato non è lusinghiero: la capitale si ferma a 0,44 su 1, mentre il capoluogo lombardo non va oltre 0,45. A penalizzarle sono soprattutto la densità di aziende tech, valutata 0,02 a Roma e 0,09 a Milano, e il salario medio, che per entrambe ha un valore di 0,25 su uno. In linea con il totale il valore relativo alla velocità di connessione fissa, mentre è sopra la media il valore relativo agli affitti, che nella capitale raggiunge 0,66, mentre nel capoluogo lombardo si ferma a 0,66. Si parla di un valore compreso tra le 900 sterline mensili romane e le 1.000 milanesi, un dato decisamente inferiore alle 2.500 necessarie per vivere a San Francisco (che infatti per questo indicatore ha ottenuto un punteggio pari a 0,05)