Qual è il tema più importante della campagna elettorale? Per i cittadini è l’economia. E lo è anche per i leader politici, quando non sono impegnati a darsi addosso l’uno con l’altra. A dirlo è un’analisi delle discussioni social dedicate al voto del prossimo 25 settembre realizzata da Pierluigi Vitale, social media analyst e docente di Information Design all’Università di Salerno, e Serena Pelosi, linguista computazionale e assegnista di ricerca Icar Cnr, in collaborazione con CreationDose, azienda specializzata in marketing e comunicazione con le nuove generazioni.
I numeri dell’analisi
L’analisi si è concentrata sui leader quattro principali coalizioni e dei partiti che ne fanno parte. Ovvero Giorgia Meloni, Enrico Letta, Carlo Calenda, Giuseppe Conte, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini, Emma Bonino, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Luigi Di Maio e Matteo Renzi. Sono stati presi in considerazione i contenuti pubblicati tra il 21 luglio, data di scioglimento delle Camere, e il 16 agosto, ultimo giorno per la presentazione delle liste, su Facebook e Instagram.
In totale, sono stati presi in condierazione 952 post Facebook e 712 su Instagram. A questi si aggiungono quelli pubblicati dagli utenti comuni dei social, caratterizzati da hashtag come #elezioni2022, #elezioni, #elezionipolitiche, #campagnaelettorale. In totale si tratta di 124.824 post su Facebook, 6.436 su Instagram e 2.234 su TikTok. Social network, quest’ultimo, inserito per dar conto anche delle opinioni dei più giovani, che prediligono questa piattaforma rispetto ad altre.
Di cosa parlano i politici?
Non stupisce, vista la personalizzazione della politica italiana e il fatto che ciascun leader stia cercando di dimostrare perché sia migliore di altri nel governare il Paese, ma il tema più frequente nei post dei politici sono i rispettivi avversari. Più o meno nella metà dei post, infatti, si menziona il principale esponente di uno schieramento avverso, parafrasando uno dei tormentoni della campagna elettorale del 2008. In un caso su tre si parla di economia e sviluppo, categoria nella quale rientrano anche le misure di investimento e di sussidio proposte, così come dei temi legati all’energia. Ovvero alle forniture di gas o al caro bollette. Trasporti, sport, digitale, turismo e cultura sono invece tra i temi meno citati dai leader.
Dato che il tema più discusso sono gli avversari politici, Vitale e Pelosi hanno cercato di capire con chi se la prendano maggiormente i leader dei quattro principali schieramenti. Meloni ce l’ha principalmente con Letta, che nomina in tutti i posti in cui cita altri politici. Solo una volta su cinque cita Calenda, appena una su trenta l’ex premier Conte. Un’attenzione ricambiata dal segretario del Pd, che cita la presidentessa di Fratelli d’Italia nel 75,51% dei post in cui parla di avversari politici.
Il leader di Azione invece si concentra sopratutto su quello che per qualche giorno è stato suo alleato, appunto Letta, mentre il leader dei Cinque stelle è ecumenico: nel 45,24% dei post cita Meloni, nel 54,76% Letta e nel 61,9% Calenda. Il totale supera 100 perché nello stesso post è possibile citare più di un avversario politico.
I temi della campagna elettorale
Per quanto, come detto, il principale argomento di discussione siano gli avversari, l’analisi di Vitale e Pelosi ha cercato anche di mettere in luce, coalizione per coalizione, quali siano i temi su cui si concentrano maggiormente i leader politici.
Per quanto riguarda il centrodestra, il 62,7% dei post contiene riferimenti a temi economici. Seguono la sicurezza e l’immigrazione (la bolla arancione) con il 28,4%. Per il centrosinistra, invece, il tema principale è quello ambientale, presente nel 50,9% dei contenuti pubblicati sui social, tallonato dall’economia (50%). Nel 43,7% dei post, infine, si parla di diritti, da quelli civili alla normativa sulla cittadinanza. Anche in questo caso, la somma è maggiore di 100 perché i post possono trattare argomenti che rientrano in diverse categorie.
Nell’83,9% dei propri contenuti social il Movimento 5 Stelle parla di temi economici. Seguono, appaiati al 61,3%, quelli ambientali e quelli legati al mondo del lavoro. Anche per il terzo polo il primo tema è l’economia (59%), ma in questo caso spicca l’attenzione alle questioni europee e più in generale alla politica estera, presente nel 46% dei contenuti postati da Azione e Italia Viva.
Cosa interessa ai cittadini
Sono anche in questo caso i temi economici quelli maggiormente dibattuti dai cittadini elettori sui social network. Seguiti da quelli ambientali per i più anziani e da quelli legati all’occupazione per i più giovani. Intanto Facebook, la paittaforma dove è più facile imbattersi negli appartenenti alla generazione dei baby boomers.
In oltre il 60% dei post con hashtag riconducibili alla campagna elettorale si parla di questioni economiche. Con una novità: Vitale e Pelosi hanno misurato anche il sentiment, ovvero hanno cercato di capire se i toni con cui si affrontano questi temi siano pessimistici o ottimistici. Nel primo caso, la barra tende all’arancione, nell’altro al blu. E su Facebook, a prescindere dal tema affrontato, sembra prevalere un leggero pessimismo rispetto alle elezioni del 25 settembre.
L’ottimismo compare invece su Instagram e su TikTok, due social network più utilizzati invece dalle fasce più giovani della popolazione:
In entrambi i casi i temi più discussi sono quelli economici, anche se il sentiment è diverso sulle due piattaforme: positivo su Instagrm, negativo su TikTok. Stessa piazza e stesso sentiment per il lavoro, secondo dei temi più discussi su questi due social network. Al terzo posto su Instagram ci sono le questioni ambientali, con un sentiment positivo, mentre su TikTok ci sono i diritti. Ma in questo caso i genzers che usano questa piattaforma sono pessimisti: che spingere su questi temi possa servire a conquistare il voto dei più giovani?