Quando si parla di finanziamenti dell’Unione Europea si farebbe meglio a dire “cofinanziamenti”. Infatti, nella quasi totalità dei casi, il contributo dell’Ue ai progetti locali copre una quota delle spese, generalmente dal 50% all’80% delle spese ammissibili di un progetto.
Questa scelta da un lato responsabilizza le pubbliche amministrazioni nel focalizzare i propri sforzi per attività che hanno una vera ricaduta sul territorio, dovendo sborsare “di tasca propria” – o sforzandosi di individuare altre fonti di finanziamento, pubbliche o private che siano – la parte rimanente. Dall’altro, inoltre, permette di ampliare il numero di progetti che possono accedere ai benefici previsti dal programma.
Le spese cosiddette ammissibili sono quelle che sono direttamente imputabili al progetto, evitando così di far rientrare attività che nulla hanno a che fare con lo scopo. Una rendicontazione puntuale e una verifica precisa, infine, aiutano a prevenire problemi di distrazione di fondi dallo scopo per il quale sono stati allocati verso altre destinazioni.
I fondi sono erogati alle organizzazioni e anche ai privati cittadini, a seconda dei requisiti del bando, purché presentino un progetto ritenuto valido. Ovviamente sono gli enti pubblici e le imprese quelli che maggiormente sono interessati dai finanziamenti. Per queste ultime, un’attenzione particolare è spesso rivolta alle Pmi, considerate come tali quelle aziende fino a 250 dipendenti e 50 milioni di euro di fatturato.
La politica di coesione in Italia: le Marche
Elaborazione: Marco Guerra, Ufficio Studi e analisi Il Sole 24 ORE su dati OpenCoesione. Dati al 28/02/2022. Nel grafico cumulato sono stati considerati i soli valori riferibili esclusivamente alla singola regione (esclusi quindi i progetti interregionali). Nel grafico delle medie per regione / provincia sono invece stati presi in considerazione anche questi ultimi.
Nelle Marche, nei 14 anni di programmazione delle politiche di coesione europee, sono giunti 1,35 miliardi di euro. La media per cittadino è stata di 1.271€. Fermo, la provincia più recente, si ferma a nemmeno 900€ per abitante, mentre la cifra maggiore la si registra ad Ancona.
Sfiora il 50% la quota dedicata alla competitività delle imprese: una percentuale altissima, tenuto conto che la media nazionale è solo poco superiore al 30%.
Si ringrazia per la collaborazione OpenCoesione https://opencoesione.gov.it/it/ per la collaborazione nella fornitura dei dati e si rimanda al sito del progetto dove potete consultare tutti i dati relativi alle politiche di coesione in Italia.