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tecnologia

Il sogno dello smartphone eco-sostenibile. L’Europa ci crede moltissimo

Illustrazione di Giorgio De Marinis/Il Sole 24 Ore

Smartphone riparabili, con batterie resistenti, e soprattutto con indicazioni chiare sia sulla durata e sia sulla resistenza alle cadute, con etichette del tutto simili a quelle per gli elettromestici. Sono i requisiti per i prodotti venduti nella Ue che la Commissione europea vuole fissare sui telefonini, stando alla bozza in consultazione fino al 28 settembre, in vista di una nuova regolamentazione attesa a fine anno. Lo diciamo subito, sembra un libro dei sogni per la generazione più ecosistenibile di sempre. Ma anche un incubo per la maggioranza dei produttori di smartphone perché adeguarsi alla nuove regole non sarà gratis. E nella peggiore delle ipotesi dovranno cambiare il loro modo di progettare e produrre gli smartphone. Il vantaggio, promesso dalla Commissione europea, è però anche sui consumi energetici. «L’effetto combinato del presente regolamento e dell’etichettatura energetica – scrivono – dovrebbe limitare il consumo di energia primaria al 2030 a 25,4 TWh, con un risparmio di circa il 33% rispetto a quanto accadrebbe se non venissero adottate misure». Articolo integrale su 24+

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