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La sonda Dart ha colpito l’asteroide, il video dell’impatto e il ruolo di LiciaCube

Nella notte del 26 settembre 2022 La sonda Dart della Nasa ha colpito l’asteroide Dimorphos per deviarne la traiettoria: si è sperimentata così, a 13 milioni di chilometri dalla Terra, una tecnologia che in futuro potrebbe consentire di proteggere il nostro pianeta dall’eventuale impatto di un asteroide minaccioso. Qui trovate l’analisi di Leopoldo Benacchio. Come un fotoreporter cosmico, il minisatellite italiano LiciaCube raccoglierà i primi dati sull’evento. Per essere chiari, né Dimorphos né Didymos rappresentano un pericolo per la Terra. Nessun asteroide conosciuto rappresenta una minaccia significativa e immediata per il nostro pianeta.

 

Qui sopra la diretta dal canale YouTube della Nasa. Uno degli obiettivi della missione è appunto di testare la collisione.  Un giorno in futuro, se un asteroide venissee individuato su un percorso pericoloso, l’agenzia vuole avere delle opzioni che potrebbero permetterci di evitare la catastrofe.

La cronaca dell’impatto. 

Mentre la sonda Dart (Double Asteroid Redirection Test) si avvicinava al bersaglio, la sua telecamera inviava a Terra immagini sempre più dettagliate della superficie irregolare e piena di asperità del piccolo corpo celeste, distante dalla Terra 13 milioni di chilometri. A ogni immagine ravvicinata l’emozione aumentava nel Centro di controllo della Nasa, fino al grandissimo applauso che ha salutato l’impatto. Gli spettatori sulla Terra hanno visto la superficie ruvida di Didymos sfrecciare mentre la navicella spaziale navigava autonomamente verso Dimorphos. I massi hanno riempito lo schermo appena prima che diventasse rosso brillante, indicando una perdita di segnale: DART aveva raggiunto la sua destinazione finale.

Il ruolo di LiciaCube e la strumentazione a bordo. 

Come un fotoreporter cosmico, il minisatellite italiano LiciaCube ha raccolto i primi dati sull’evento. Il progetto per la sonda LICIACube è basato su una piattaforma 6U sviluppata dalla compagnia aerospaziale Argotec nel contesto della missione ArgoMoon. Opportunamente riprogettata per la missione LICIACube, ha a bordo due strumenti:

– LEIA (LICIACube Explorer Imaging for Asteroid), una camera pancromatica a campo stretto che acquisirà immagini da grande distanza con un alto livello di definizione spaziale.

– LUKE (LICIACube Unit Key Explorer), una camera RGB a campo largo, per un’analisi multicolore dell’ambiente asteroidale.

Le immagini sono in via di processamento e saranno visibili in giornata.

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