Il dato arriva da Eurostat, che nei giorni scorsi ha appunto reso noti i numeri relativi alla popolazione di età compresa tra i 20 e i 24 anni che ha conseguito un titolo di studio secondario. Ovvero, per dirla in italiano, che si è diplomata. Stando all’istituto europeo di statistica, nel 2021 l’84,6% degli europei ricompresi all’interno di questa fascia di età aveva appunto in tasca un diploma. Un dato in aumento rispetto al 2002, quando è iniziata al rilevazione. All’epoca, la percentuale si fermava al 76,8%.
Si tratta, ovviamente, di un dato medio. La realtà, all’interno dei paesi europei, è molto variegata. Lo dimostra la mappa che apre questo pezzo, costruita appunto sulla base dei dati Eurostat. Una mappa nella quale in arancione vengono rappresentate quelle regioni europee in cui la percentuale di ragazzi e ragazze tra i 20 e i 24 anni che si sono diplomati è inferiore alla media. In azzurro, invece, quelle in cui è superiore. Più il colore è scuro e maggiore è la distanza dal valore centrale.
Interessante notare come Germania e Spagna, salvo poche eccezioni, presentino percentuali di diplomati inferiori alla media europea. Mentre Irlanda, Grecia e Croazia sono quelle che registrano la quota maggiore di regioni con valori superiori a quello europeo. Nella regione greca dell’Epiro si arriva al 99,8% di giovani tra i 20 e i 24 anni in possesso di un diploma. Mentre il record negativo spetta alla regione danese della Selandia, con appena il 65,8%.
L’Italia rispecchia invece grossomodo la classica divisione tra il nord, con livelli superiori alla media europea, e il sud, dove invece sono inferiori. Eccezioni reciproche sono rappresentate da Valle d’Aosta (77,3%) e Alto Adige (79,8%) e da Basilicata (88,5%) e Molise che, con una percentuale pari al 90,4%, è la regione italiana con la quota più alta di residenti tra i 20 e i 24 anni che hanno conseguito un diploma di scuola superiore.