Quante sono le persone con disabilita in Italia? Quali sono le loro condizioni di vita e qual è la distanza rispetto al resto della popolazione? Come vivono la casa, la scuola, il tempo libero, il mondo del lavoro? Una risposta precisa a queste domande non c’è. Disabled Data è prima di tutto uno strumento per uscire da una narrazione vecchia che usa l’aneddottica, i vip e il paternalismo per sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica. Come ci ha spiegato Francesca Fedeli presidente della Fondazione FightTheStroke il sito lanciato alcune settimane fa e finanziato con risorse proprie è una piattaforma digitale che non si limita a raccogliere dati sulla disabilità. Progettata da Sheldon.studio con il supporto di onData vuole non solo aprire i dati a un pubblico più ampio ma proporsi come luogo da cui partire per studiare politiche e proporre iniziative. I grafici sono stati progettati per rendere maggiormente accessibili e restituire a giornalisti, esperti, cittadini, e attivisti i dati messi a disposizione da Istat ed Eurosta, affinché si possa parlare e scrivere di disabilità in maniera più informata e consapevole. Come ha sottolineato Francesca Fedeli nel corso della puntata l’obiettivo è quello di dare una risposta collettiva ai bisogni espressi dalla comunità delle persone con disabilità e dai loro alleati. Come abbiamo sempre sostenuto in questo blog partire dai numeri significa anche dare una misura alle cose. Disabled Data è al suo primo rilascio, nei prossimi mesi verrà arricchito con ulteriori sezioni, per arrivare alla versione finale entro il 3 Dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, consentendo anche la possibilità di ricercare, condividere e contribuire alla piattaforma. Qui sotto trovate il colloquio con Francesca Fedeli. Buona visone.