Sopra quanto è accaduto l’anno scorso. Non sempre le parole o le domande più cercate in rete sono le più rappresentative. Prendiamo cosa è successo quest’anno, nel 2022. Quest’anno c’è stata l’invasione dell’Ucraina, l’inflazione, l’aggravarsi della crisi climatica, sono stati inoltre mesi di profonda crisi politica in Italia, con la caduta del governo Draghi e l’insediamento di un nuovo esecutivo. Volendo scorrere velocemente quello che gli Italiani hanno chiesto al motore di ricerca più popolare del mondo troviamo l’Ucraina, la Regina Elisabetta che è scomparsa quest’annno ma anche Putitn e le Elezioni 2022. Google non fornisce un dato quantitativo, quindi non sappiamo le distanze tra le ricerche. Gli elenchi sono basati sui termini di ricerca per cui è stato rilevato il più alto picco quest’anno rispetto all’anno precedente. Ma le prime dieci ricerche riguardano la guerra, la morte di personaggi famosi e grandi eventi sportivi e di spettacolo come il mondiale di calcio e Sanremo.
Gli esperti di Babbel – l’azienda per l’apprendimento delle lingue che offre lezioni live e su app – ogni anno propongono una retrospettiva linguistica attraverso l’analisi di alcune delle parole protagoniste dell’anno trascorso. Sulla guerra in Ucraina scrivono: ” Il 24 febbraio 2022 il mondo si è svegliato alla notizia dell’invasione dell’Ucraina, un evento senza precedenti nell’Europa del Dopoguerra. Tuttavia, nonostante gli outlet mediatici di tutto il globo abbiano dato immediatamente comunicazione dell’offensiva russa, non tutti l’hanno descritta nei medesimi termini. “Quando si analizzano il lessico e la retorica caratterizzanti il dibattito pubblico è essenziale tenere conto del contesto specifico entro il quale emergono e circolano i testi in questione” ha commentato, a tal proposito, Gianluca Pedrotti di Babbel. “Basti osservare come il discorso attorno a un evento tragico quale la guerra assuma toni diversi nei vari Paesi coinvolti”. Termini come ‘guerra’ e ‘invasione’, utilizzati frequentemente nei giornali italiani, non hanno, ad esempio, trovato spazio nei media russi, che a causa delle limitazioni imposte dalla censura hanno impiegato parole più neutrali come ‘conflitto’ e ‘operazione militare’. La parola “invasione” descrive l’irruzione, da parte delle forze armate di uno Stato belligerante, all’interno di un territorio non appartenente ad esso, spesso con l’intenzione di occuparlo stabilmente; il termine suggerisce, nei suoi significati connotativi, motivazioni illegittime e attitudini violente.
Se torniamo all’Italia e a Google troviamo che la maggioranza delle ricerche che chiedevano “perché” si riferisce alle ragioni del conflitto russo-ucraino. Perché Putin ha invaso la Russia. Subito dopo abbiamo il Milan e “Pioli is on fire” che è il coro dei tifosi milanisti per festeggiare l’allenatore. Subito dopo c’è l’aumento della benzina e le dimissioni di Draghi. In entrambi i casi la risposta non è banale. Più filosofiche – se vogliamo – sono le ragioni che hanno spinto Totti e Ilary alla separazione. Quanto a Dybala invece i diretti interessati – il giocatore e la Juventus – hanno fornito versioni concordanti.
Infine, un grandi classico.
Per approfondire.
La globalizzazione, le ricerche degli smartphone su Google e i brand. In una infografica
In un video il 2021 nelle ricerche su Google (25)
I numeri del web: 69,5 milioni di parole tradotte ogni minuto da Google